Composti chimici contenenti nella molecola due volte il gruppo chetonico (o carbonilico) =CO; a seconda che i due gruppi siano fra loro vicini o separati da altri radicali si hanno gli α, i β, i γ-dichetoni. [...] Gli α-d. sono colorati, contenendo il gruppo cromoforo −COCO−: reagiscono con le orto-fenilendiammine, dando chinossaline: la reazione è usata per il riconoscimento sia dei d. che delle fenilendiammine; il termine più semplice è il diacetile. I β-d. ...
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Gruppo di enzimi che catalizzano l’ossidazione della sostanza fotogena luciferina, permettendo l’emissione di luce da parte di numerosi organismi viventi. Nei diversi animali luminescenti esistono luciferine [...] delle lucciole è costituita da un derivato tiazolico di formula C11H8N2O3S2; nel crostaceo Cypridina essa è formata da un cromoforo giallo; infine, nella medusa Aequorea è una proteina capace di emettere luce sotto l’azione di ioni calcio. Il ...
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fotorecettore
Rodolfo Costa
Cellula specializzata, gruppi di cellule od organi, che svolgono la funzione di trasdurre un segnale luminoso grazie alla presenza di molecole fotorecettrici. Fotorecettori [...] si tratta di proteine, o di complessi proteici, coniugati con un gruppo prostetico costituito da uno o più cromofori, ovvero molecole organiche capaci di assorbire la luce a specifiche lunghezze d’onda e che permettono alle cellule fotorecettrici ...
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(o azoderivati) Composti chimici aventi formula generale R−N=N−R′, dove R e R′ sono radicali idrocarburici; a seconda della natura di R e R′, è possibile distinguere gli a. in aromatici, alifatici e alifatico-aromatici. [...] s’impiegano di solito il fenolo, i naftoli e i loro derivati solfonici. Se nel colorante è presente più volte il gruppo cromoforo −N=N−, si hanno i coloranti poli-azoici (bis-azoici, tris-azoici, tetra-azoici ecc., a seconda che ne siano presenti 2 ...
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Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] Sono auxocromi alcuni gruppi acidi (−OH, −COOH, −SO3H) o basici (−NH2); per es. il trinitrobenzene, C6H3(NO2)3, è un cromoforo che in seguito a introduzione di un gruppo −OH, forma acido picrico, che è un c. giallo.
Classificazioni
La maggior parte ...
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I progressi compiuti negli ultimi anni in questo importante ramo della chimica organica non sono stati così sostanziali da portare alla scoperta di classi di coloranti caratterizzate da nuovi cromofori. [...] , per nuove fibre, per vernici, per gomma, per resine, ecc.
Le novità più interessanti si sono avute nei composti dotati del cromoforo − N = N −, e cioè negli azoici. Si sono trovati, ad esempio, degli speciali diazo-amino-composti che per semplice ...
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Vitamine
Paolo Cerletti
di Paolo Cerletti
Vitamine
sommario: 1. Introduzione. 2. Tiamina. 3. Riboflavina. 4. Piridossina. 5. Vitamina B12. 6. Acido folico. 7. Acido nicotinico. 8. Acido pantotenico. [...] amminogruppo di una lisina, il retinale. Dei suoi vari isomeri solo l'11-cis, a catena laterale piegata, forma il cromoforo biologicamente attivo. Grazie alla sua natura polienica con sei legami singoli e doppi alternati, esso è in grado di assorbire ...
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In questi ultimi anni gli studî sulle sostanze coloranti hanno avuto largo sviluppo precisando fra l'altro le nostre conoscenze su due aspetti molto importanti del problema: le relazioni che intercedono [...] analoga a quella permessa dell'etilene. Gli altri due sistemi sono caratteristici del sestetto aromatico e cioè del cosiddetto cromoforo benzenoide. Il sistema nell'intorno di 2000 Å è stato attribuito ad una modificazione in senso polare dello stato ...
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fotorecettore UV-B
Amedeo Alpi
Recettore per la radiazione ultravioletta UV-B. Il 7% ca. della radiazione elettromagnetica emessa dal sole è rappresentata dalla componente ultravioletta compresa tra [...] e citocromi, come recettori degli UV-B. Al momento, la natura del recettore UV-B non è stata scoperta, anche se molti ricercatori convergono nel considerarlo una proteina legata a una pterina o una flavina come cromoforo.
→ Fisiologia delle piante ...
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cromoforo
cromòforo agg. e s. m. [comp. di cromoe -foro]. – 1. agg. In biologia, di batterî che producono sostanze pigmentate trattenendole nel loro corpo. 2. In chimica, di gruppo o radicale generalmente non saturo (N=N, =C=C=, =C=O, ecc.),...
colorante
agg. e s. m. [part. pres. di colorare]. – 1. agg. Che ha capacità di colorare, di tingere: materia, sostanza colorante. 2. s. m. Sostanza solubile e priva di corpo (in ciò differente dal colore o pigmento, che ha corpo e tinge quindi...