rubino
rubino [Der. del lat. rubinus, da ruber "rosso"] [GFS] Nella geologia, minerale prezioso, varietà di corindone di colore rosso, in cristalli prismatici a base esagonale, dicroici; accanto al r. [...] ottenuto, anche in grandi cristalli, bruciando a una fiamma ossigeno-idrogeno una miscela polverulenta di allumina con tracce di cromo; piccoli r. sono largamente usati come alloggiamento per assi di rotismi delicati e di precisione, come sono quelli ...
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legato
legato [agg. Part. pass. di legare, dal lat. ligare] [CHF] Di materiale metallico in lega con altri; per es., lamierini di ferro l. per lamierini di ferro in lega con piccole percentuali di silicio, [...] . ◆ [FTC] [FSD] Acciaio l.: acciaio al quale sono stati aggiunti in quantità variabile elementi particolari (nichel, cromo, molibdeno, vanadio, tungsteno, silicio, ecc.) allo scopo di ottenere proprietà meccaniche, chimiche e fisiche, che non è ...
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acciaio
acciàio [Der. del lat. ( ferrum) aciarium, nome del ferro indurito per cementazione con il quale si facevano le punte (lat. acies) delle armi bianche] [CHF] [FTC] Lega di ferro e carbonio prodotta [...] : a. che contiene austenite. ◆ [CHF] [FTC] A. inossidabili: caratterizzati da un elevato tenore di cromo o di cromo-nichel (composizione tipica 18 % di cromo e 8 % di nichel); non arrugginiscono all'aria e sono resistenti all'azione di vari liquidi ...
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elinvar
elinvàr [s.m. invar. Comp. di el(asticità) e invar(iabile)] [FSD] Lega caratterizzata da un'elevata resistenza meccanica e da un piccolissimo coefficiente di dilatazione termica lineare, dell'ordine [...] caratteristiche molto usata per parti di strumenti scientifici. Il tipo attualmente più usato (e. extra) contiene 41÷43 % di nichel, 5 % di cromo, 2 % di titanio, per il resto acciaio con 0.06 % di carbonio, 0.06 % di manganese e 0.004 % di fosforo. ...
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ghisa
ghisa [Der. del fr. guise, forma rara per gueuse, voce di origine ted.] [FTC] [CHF] Prodotto siderurgico consistente in una lega ferro-carbonio contenente carbonio in una percentuale compresa tra [...] , ecc.) sempre presenti come impurezze nei minerali di ferro di partenza o aggiunti per determinati scopi (rame, nichel, cromo, ecc.); il carbonio può presentarsi sotto forma elementare come grafite (g. grigia o grafitica, tenace, adatta per le ...
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Decomposizione o dissociazione di un composto per effetto della luce. La f. dell’acido bromidrico e quella dell’acetone costituiscono esempi di reazioni fotochimiche standard, assai impiegate come sistemi [...] (➔ fotochimica), con formazione di lunghe catene di reazione. Molto studiate anche le f. dei composti di coordinazione del cromo, rispetto alle quali il comportamento del singolo composto risulta funzione della sua simmetria. Sono esempi di f. anche ...
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alluminatura
alluminatura [Der. di alluminare, da alluminio] [OTT] Applicazione di uno strato d'alluminio su superfici ottiche per renderle riflettenti. Il processo (I. Strong, 1935-40) consiste nell'esporre [...] , di superfici di vetro, allo scopo d'aumentare l'aderenza del deposito si preferisce far depositare prima un sottile strato di cromo e poi procedere all'a.; lo strato di alluminio viene spesso protetto mediante un sottile strato di SiO₂ o MgF. L ...
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SUONO
Mario CACIOTTI
(XXXIII, p. 995).
Registrazione e riproduzione dei suoni.
Ripresa dei suoni. - La ripresa microfonica ha per scopo la trasformazione dei s. in segnali elettrici atti ad essere avviati [...] l'altoparlante.
Nastro magnetico. - I materiali magnetici usati nei primi magnetofoni erano leghe ternarie di ferro-nichel-cobalto e ferro-cromo-nichel sotto forma di filo o di nastro. Il nastro moderno è composto di un supporto di materia plastica ...
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GUILLAUME, Charles-Édouard
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico, nato a Fleurier (Neuchâtel) il 15 febbraio 1861, morto a Neuchâtel il 13 giugno 1938. Si laureò nel 1883 a Zurigo; divenne assistente nell'Ufficio [...] praticamente priva di dilatabilità, cui diede il nome di invar: e successivamente la lega élinvar di ferro, nichel e cromo, a moduli d'elasticità costante. Tali leghe sono largamente utilizzate nell'industria di precisione. Il G. è anche inventore ...
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Corrosione
Luciano Lazzari
I materiali a contatto con ambienti aggressivi subiscono un degrado chimico e fisico che, per quanto riguarda in particolare i metalli, è denominato corrosione. La corrosione [...] forma tre ossidi stabili (ematite Fe2O3, magnetite Fe3O4 e wurstite FeO), protettivi solo a temperature inferiori a 570 °C; (b) il cromo, che forma l’ossido Cr2O3, protettivo fino a 900 °C; (c) il nichel, che forma l’ossido NiO, stabile a temperature ...
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cromo-
cròmo- e -cròmo (o -cromo) [dal gr. χρῶμα «colore»; cfr. πολύχρωμος]. – Primo e secondo elemento di parole composte formate modernamente o (limitatamente all’uso come secondo elemento) tratte direttamente dal greco (per es., cromosfera,...
cromo
cròmo s. m. [dal fr. chrome (1797), e questo dal gr. χρῶμα «colore» per l’intensa colorazione dei suoi sali; lat. scient. Chromium]. – 1. Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 51,10, del sesto gruppo del sistema...