(o nichelio) Elemento chimico (simbolo Ni; numero atomico 28, peso atomico 58,69).
Caratteristiche
Si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), [...] , e talvolta utilizzate per la costruzione di pezzi di forni o cassette da cementazione; possono contenere dal 5 al 20% di cromo e dal 5 al 40% di ferro; il resto è costituito da nichel.
Produzione
Fra i maggiori produttori Russia, Canada (nel ...
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Processo, ideato da H. Goldschmidt nel 1894, fondato sulla riduzione, per mezzo di alluminio in polvere, di ossidi metallici allo scopo di produrre alte temperature oppure ottenere metalli liberi. Si esegue [...] di scoria.
L’a. viene talora applicata alla produzione di alcuni metalli, quali cromo, molibdeno, manganese, vanadio, titanio, e di alcune ferroleghe (ferro-cromo, ferro-manganese) per riduzione dei relativi ossidi; alla saldatura di pezzi di acciaio ...
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. Chimica. - È il fenomeno chimico-fisico per cui la superficie degli oggetti viene intaccata dagli agenti chimici. S'indica invece con erosione l'intacco mediante confricazione meccanica (erosione per [...] all'ossidazione è da ricordare il nichel. Le leghe di rame e nichel resistono meno del nichel puro mentre quelle di cromo-nichel hanno ottimo comportamento e perciò si fabbricano con esse i resistor per forni elettrici. Lo studio dell'influenza della ...
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Composti chimici contenenti radicali fenilici −C6H5.
Difenilammina Ammina secondaria, NH (C6H5)2, ottenuta riscaldando in autoclave l’anilina e il suo cloridrato; cristalli incolori o debolmente colorati [...] , rosa in quelle alcaline), come reattivo di alcuni metalli (colorazione blu-viola con il cadmio, rossa con il cromo, blu con il mercurio ecc.).
Difeniletano Idrocarburo (detto anche dibenzile), C6H5CH2CH2C6H5, derivato dall’etano per sostituzione di ...
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Chimico fisico tedesco (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899); prof. nelle univ. di Marburgo (dal 1839), Breslavia (1851) e Heidelberg (1852-89). Socio straniero dei Lincei (1875). Le sue ricerche sull'alcarsina [...] sviluppo degli studî sui radicali. Ideatore di una pila, che porta il suo nome, B. ottenne elettroliticamente (1852) cromo, manganese, magnesio e (1854) alluminio; in questo stesso anno, rivoluzionando la tecnica del riscaldamento allora usata nei ...
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Solfato doppio di alluminio e potassio, detto comunemente a. di rocca. Ha formula K2SO4∙Al2(SO4)3∙24H2O. In natura esiste come minerale, la kalinite. Artificialmente si ottiene per cristallizzazione da [...] ecc., e M‴ un metallo trivalente quale alluminio, ferro, cromo ecc.). Gli a. cristallizzano nel sistema monometrico in cubi, monovalente: a. di potassio ecc.; se invece è presente ferro, cromo ecc., si usa ancora il nome di a. seguito però dal nome ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] (v., 1956) riprodussero i tumori con l'impianto di lamine d'acciaio, di tantalio o di vitallio (lega a base di cromo, cobalto, nichel e molibdeno). Successivamente si dimostrò che anche l'asbesto induce sviluppo di sarcomi e che, mentre polveri di ...
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L'applicazione dei metodi elettrochimici ed elettrotermici nel campo della metallurgia, cioè l'e. di tipo elettrochimico, o elettrotermico, può aver per scopo: l'estrazione di metalli da minerali o da [...] doverosa una riserva. L'elettrolisi ignea in bagni di fluoruri apre interessanti prospettive per la produzione anche di zirconio e di cromo (da bagno di K3CrF6 in NaCl).
Tra i numerosi metodi, attualmente allo studio, o in uso, per la produzione di ...
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Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] 5d8, e quella ottica per i complessi ottaedrici di cromo(III) e cobalto(III), a configurazione elettronica, rispettivamente, : un esempio di questo tipo di composti è il bis(benzene)cromo(0), Cr(η6−C6H6)2 , la cui formula corretta venne definita ...
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indio
ìndio [Lat. scient. Indium, der. dell'ingl. ind(igo) "indaco", perché alcune linee spettroscopiche che lo caratterizzano si presentano nella zona dell'indaco] [CHF] Elemento chimico trivalente, [...] degli elementi (metalli terrosi) ed è diffuso, per lo più come impurezze (0.01÷0.1 %) nei minerali di zinco, alluminio, cromo e ferro. È un metallo tenero, di colore bianco argenteo che non si ossida a temperatura ordinaria e brucia per riscaldamento ...
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cromo-
cròmo- e -cròmo (o -cromo) [dal gr. χρῶμα «colore»; cfr. πολύχρωμος]. – Primo e secondo elemento di parole composte formate modernamente o (limitatamente all’uso come secondo elemento) tratte direttamente dal greco (per es., cromosfera,...
cromo
cròmo s. m. [dal fr. chrome (1797), e questo dal gr. χρῶμα «colore» per l’intensa colorazione dei suoi sali; lat. scient. Chromium]. – 1. Elemento chimico, di simbolo Cr, numero atomico 24, peso atomico 51,10, del sesto gruppo del sistema...