Ciascuno dei cromosomi che, nella meiosi, vanno ai poli della prima divisione; ognuno è diviso in due cromatidi tenuti insieme dal centromero. ...
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SCE Sigla di sister chromatid exchange che in citogenetica indica lo scambio di porzioni omologhe di DNA tra i due cromatidi costituenti un cromosoma. Gli SCE vengono rilevati spontaneamente a basse percentuali, [...] ma la loro incidenza aumenta significativamente in seguito al trattamento delle cellule con sostanze che producono danni al DNA. I mutageni e/o i cancerogeni aumentano infatti la frequenza di SCE secondo ...
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Granuli intensamente colorabili evidenti nei cromosomi meiotici agli stadi di zigotene e pachitene. Nei cromosomi politenici i c. corrispondenti dei numerosi cromatidi strettamente appaiati, formano tipiche [...] bande trasversali. Nei cromosomi a spazzola i c. corrispondono alle regioni addensate da cui si dipartono anse caratteristiche ...
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tetrasomia In genetica, mutazione somatica caratterizzata dalla presenza di 4 cromosomi omologhi, invece di 2; questa condizione si origina per la mancata disgiunzione dei cromatidi durante la meiosi. [...] Nell’Uomo può verificarsi t. del cromosoma X, ma non t. degli autosomi, perché letale. Nei vegetali e negli insetti si conoscono invece casi di t. di autosomi compatibili con la vita ...
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Regione del cromosoma (detto anche cinetocore) cui si attaccano le fibre del fuso durante la mitosi. Assolve due funzioni fondamentali nella cellula eucariotica: mantiene uniti i due cromosomi appaiati [...] c. a livello del dominio di appaiamento, che hanno la funzione di agganciare le fibre del fuso. I cinetocori, associati ai due cromatidi, hanno un diametro di circa 200 nm e sono costituiti da numerosi strati di proteine, alle quali le fibre del fuso ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] cellule figlie. Al momento della mitosi il DNA è quindi già duplicato e il c. appare diviso in due elementi, i cromatidi, uniti a livello del centromero (fig. 1). Quando si completa la divisione cellulare ognuna delle cellule figlie riceve uno dei ...
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Edoardo Boncinelli
Genoma
L'elica che ci condiziona
Il Progetto Genoma
di Edoardo Boncinelli
26 giugno
Il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton annuncia in videoconferenza mondiale dalla East Room [...] cellule figlie. Al momento della mitosi il DNA è quindi già duplicato e il cromosoma appare diviso in due elementi, i cromatidi, uniti a livello del centromero. Quando si completa la divisione cellulare ognuna delle cellule figlie riceve uno dei due ...
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autosoma
Stefania Azzolini
Cromosoma che non partecipa alla determinazione del sesso. Nella specie umana, in cui il numero dei cromosomi è 46, 44 sono autosomi e sono uguali nel maschio e nella femmina [...] malattie genetiche. Può verificarsi, per es., che durante la mitosi o la meiosi, i cromosomi omologhi o i loro cromatidi possano non separarsi. Questo fenomeno è noto come non-disgiunzione. Nella meiosi i prodotti della non-disgiunzione sono gameti ...
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cromatidio
cromatìdio (o cromatide) s. m. [der. del gr. χρῶμα -ατος «colore» (qui «cromosoma»)]. – In genetica, ognuno dei due filamenti (tenuti insieme dal centromero) di cui è costituito un cromosoma dopo la sua duplicazione, che avviene...
leptotene
leptotène s. m. [comp. di lepto- e del gr. ταινία «nastro»]. – In biologia, stadio della profase meiotica in cui i cromosomi appaiono in forma di filamenti sottili, allungati, apparentemente non scissi nei due cromatidî.