PULCI, Luigi
Nicola Zingarelli
Poeta, fratello di Luca (v.), nato il 15 agosto 1432. Maggiorenne alla morte del padre, la sua prima dichiarazione pubblica, resa con Luca agli ufficiali del catasto, [...] non urtare i lettori educati a quella dei grandi esemplari letterarî della nazione. Dei romanzi di materia cavalleresca diffusi in Italia il Poliziano; infine lo sdegno dell'autore pei suoi critici, che si erano venuti esercitando contro le parti man ...
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Nacque a Portsea il 7 febbraio 1812, da una famiglia piccolo-borghese, la classe sociale da cui egli doveva attingere tanti tipi e macchiette dei suoi romanzi, a cominciare dai suoi stessi genitori che [...] diede però la materia dei suoi primi lavori letterarî, una serie di bozzetti di tipi e incidenti and writings, Londra 1902; W. Dibelius, Ch. D., 2ª ed., Lipsia 1926. - Saggi critici: G. R. Gissing, Ch. D., a crit. study, Londra 1926; G. K. Chesterton ...
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La parola classis, oltre alle classi del censo (v. classe) venne assai presto a indicare in Roma i varî gradi o "classi" della scuola, poiché Quintiliano nelle Institutiones oratoriae usa l'espressione: [...] e dal clero vennero nel Medioevo esempî e suggerimenti letterarî, i quali, per opera dei giullari e dei , in quattro libri di alessandrini, è del 1674; e poi di altri critici e teorici della scuola, come il Bouhours, il Rapin col Le Bossu, ...
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Nacque a Lapinlahti, tra Kuopio e Iisalmi, l'11 settembre 1861; figlio maggiore del vice-rettore Brofeldt, al cui cognome svedese, secondo l'uso di molti scrittori finni, sostituì lo pseudonimo, o meglio [...] idee audaci e sovvertitrici, suscitarono vive discussioni di critici.
Durante e dopo un periodo di attività giornalistica, via per far giungere alle altre nazioni civili i prodotti letterarî finni era quella dell'una o dell'altra lingua nordica ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] suo ritorno a Copenaghen (1883), più che ai problemi letterarî, il suo interesse si volse ai problemi sociali e politici personale dello scrittore; e, d'altra parte, l'elaborazione critica della materia storica è, nella sintesi, così sommaria che chi ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] loro vecchia casa significativamente abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampata da Auschwitz. Anche il poeta e criticoletterario Ǧabrā Ibrāhīm Ǧabrā, dal lontano ῾Irāq, ha scritto romanzi simbolici sulla questione palestinese, tra i quali al ...
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Poeta e critico inglese, nato il 24 dicembre 1822 a Laleham (Middlesex), morto il 15 aprile 1888 a Liverpool. Figlio del dottor Thomas Arnold, direttore della scuola di Rugby dal 1828, crebbe in un ambiente [...] 'Inglesi, che fu la più cospicua attività della sua vita. Il critico e il polemista già prendevano la mano al poeta, ma questo fa una pensione di 250 sterline annue per i suoi meriti letterari. Nel 1883 e nel 1886 fece conferenze negli Stati Uniti ...
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. Non appena gli Austriaci rioccuparono, nel 1815, la Lombardia, il governatore maresciallo di Bellegarde - o di propria iniziativa, o consigliato da altri - ordinò la pubblicazione di una rivista che [...] del Giordani, in uno dei quali egli biasimava l'uso del dialetto nelle opere letterarie (fasc. di febbraio) e in un altro (fasc. di novembre) criticava Tommaso Sgricci e in genere tutti gl'improvvisatori che godevano allora di grande favore presso ...
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Figlio di Beor, è il protagonista di un caratteristico episodio avvenuto durante gli ultimi tempi della dimora degli Israeliti nel deserto, allorché, risalendo lungo le rive orientali del Mar Morto e del [...] del libro dei Numeri, XXII-XXIV, la quale anche letterariamente ha un'importanza particolare per i carmi ivi conservati; collegamento non è schiarito dai documenti. Per moltì critici moderni anche la narrazione dei vaticinî proverrebbe dalla fusione ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] . Z. (1877) e Z. e l'Assommoir (1879), raccolti nelle varie ediz. dei "Saggi critici": v. Opere complete, ed. N. Cortse, X; E. De Amicis, Ricordi di Parigi, Milano 1879, e Ritratti letterari, ivi 1881; P. Alexis, É. Z.: Notes d'un ami, Parigi 1882; É ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...