Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] : interrogati e messi in discussione in minor misura dalla critica dei loro fondamenti o dall'aperto dissenso piuttosto che dal In questo stesso senso va letta la recente preminenza teorica assunta dal corpo, del quale si riconosce unanimemente la ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] piaceva il simbolo dell’asinello). Nel contempo non risparmiò critiche al 'Progetto culturale' della Chiesa italiana, di cui ostico perché preparato, difficilmente superabile sul piano dell’elaborazione teorica.
Il suo volto, la sua statura e la ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] A. Moravia, A. Camus -, dalla filosofia e dai teorici del marxismo classico, dalla psichiatria. Alle prese con tale dello sviluppo del pensiero umano, per riaderire ai fondamenti delle critiche mossegli dal Croce.
Ne La fine del mondo lo storicismo ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] importante fonte intellettuale è nell’opera di A. de Tocque;ville e, più tardi, nella critica sociale di T. Veblen e di C. Wright-Mills; fra i teorici sociali contemporanei hanno apportato significativi contributi T. Parsons, S.M. Lipset ed E. Shils ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] .
Lo sviluppo delle teorie linguistiche generali, determinato in sede teorica da B. Croce, in sede specifica da H. Schuchardt popolarità dei canti, dall’altra alle precisazioni della critica letteraria (Croce), che hanno chiarito il concetto ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] sociali
Particolare approccio metodologico, sviluppatosi in numerosi indirizzi teorici, che privilegia il concetto di funzione nell’analisi dei l’originaria esortazione alla sintesi di Parsons e critica il f. convenzionale per non essere riuscito ...
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Economia
L’espressione c. economica è stata usata in una pluralità di significati per indicare situazioni dei mercati con aspetti negativi e gravi difficoltà, sia di natura temporanea sia di natura persistente. [...] massa; c) infine, dalla lezione che il razionalismo critico ha impartito a tutta l’epistemologia contemporanea si ricava che ed errori, mentre matura la consapevolezza che ogni costruzione teorica, al pari di qualsiasi modello politico di società, è ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] facilmente a un simile tentativo. Fondata su una analoga assunzione teorica e metodologica è la prima grande opera di L.-S., Les 1955, trad. it. 1962). Di particolare importanza la critica a una visione evoluzionistica delle società umane che, in ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] di Darwin, se ne servì in senso progressista per una critica serrata dei residui metafisici delle dottrine economiche dei classici, su V. del pensiero di Marx). A questa base teorica vanno ricollegati gli specifici apporti di V. in singoli settori ...
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Antropologo inglese (Sidmouth, Devon, 1910 - Cambridge 1989); allievo di B. Malinowski; prof. alla London school of economics e all'univ. di Cambridge. Le sue prime esperienze di ricerca sul campo furono [...] tipo complesso. La duttilità e la notevole apertura teorica differenziarono L. dal contesto disciplinare anglosassone dei suoi anni fosse un'entità reale, quasi concreta. La critica dell'organicismo funzionalista proseguì, negli anni Sessanta, ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o attinente a un problema di critica...