SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] dal giudice messinese; all'ammissione, peraltro solo teorica, della fronte tripartita (o meglio, secondo e Linguistici Siciliani", 3, 1955, pp. 51-83; S. Santangelo, Saggi critici, Modena 1959; Atti del Convegno di Studi su Dante e la Magna Curia, ...
Leggi Tutto
Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] appellava a un giudice di poesia ignoto ad Aristotele e ai teorici delle regole, cioè al «consenso universale», e preludeva così a l'autore. Ha visto bene il Croce, che è il solo critico moderno il quale si sia occupato del Tana: «la commedia nasce ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] ed ecco Fausto Nicolini, in una delle sue revisioni critiche della storiografia, in quanto tale, del Manzoni, dimostrarci segnare fra le più rare e geniali.
Ben più d’ogni teorica e polemica linguistica, n’è testimonianza parlante e tormentata e ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] di P. BOYDE, ivi, pp. XLIV-LV; e per la coscienza storica e teorica di Dante riguardo alla poesia volgare, F. TATEO, «Aprire per prosa». Le premesse critiche della poetica dantesca, in Studi in onore di Antonio Corsano, Manduria, Lacaita, 1970 ...
Leggi Tutto
Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] sembrano dettate dal puntiglio di dimostrare una competenza teorica, o dal desiderio di compiacere a un , Mondadori, 1939, pp. 71-81; B. Croce, Saggio su l'Ariosto, in «La Critica», XVI, 1918, pp. 105-8; poi nel vol. Ariosto, Bari, Laterza, 1927, pp ...
Leggi Tutto
Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] sua opera immortale.
Questa è la più eloquente pagina teorica che il Verga abbia scritto, e una certa abbondanza .»
Orbene queste parole del Verga scritte ad un suo critico sono l'esplicazione del suo manifesto letterario implicito nei Malavoglia ...
Leggi Tutto
Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] le proprie tematiche e affinando i propri strumenti teorici. Ciò che legittima un approccio comparativo a questi giuridico, si sono fatti interpreti di una nuova sensibilità critica nei confronti del valore estetico e giuridico della posizione di ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] di storia letteraria dantesca sono contenuti sì in un'opera teorica come il De vulgari eloquentia, che del resto vale come , non soltanto rimproveri ad personam, ma la precisa obiezione critica che poesia non è scienza; sennonché la sua novità non ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] il De vulgari, pur toto caelo diverso nell'impianto teorico, lascia anch'esso i suoi buoni addentellati all'incipiente vulgari il primo imperativo iscritto all'ordine del giorno della critica è dunque quello di spiegare Dante col Medioevo: tanto più ...
Leggi Tutto
CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] 'altra parte il C., gratificato colla cattedra di medicina teorica a Pisa e colla prestigiosa nomina a membro del Consiglio mantovana dal 1785 al 1845, I, Milano 1973, p. 181; Diz. critico della lett. ital., a cura di V. Branca, I, Torino1973, p. ...
Leggi Tutto
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o attinente a un problema di critica...