Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] volta distingueva fra tradizione genuina e tarda leggenda letteraria, introdusse un rigoroso metodo critico condotto su basi linguistiche, storiche e letterarie. Nelle ulteriori edizioni critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] frase che sentono e usano, ed è del resto caratteristico di ogni attento commento di testi prodotto da filologi e criticiletterari. Ciò che la teoria delle implicature si propone è di offrire una sistemazione coerente ed esplicita dei principi che ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] sotto esame non fornivano infatti una documentazione letteraria consistente (quale la forniva il provenzale che cit., vol. iv, Tubinga 1988, pp. 606-42); per una rassegna critica sulla geografia linguistica, v. S. Pop, La dialectologie, cit., e L ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] nel 1987 il premio Antonio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura.
Il magistero filologico di G. Pasquali si ); voci dell'Enciclopedia Virgiliana, 1984-90. Ampie sintesi di storia letteraria in Storia di Roma (Einaudi) iv, 1989 e ii, 3 ...
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Nencioni, Giovanni
Maurizio Trifone
Storico della lingua, nato a Firenze l'11 settembre 1911. Ha insegnato glottologia nella facoltà di Lettere di Bari (1950-52), storia della lingua italiana nella [...] , di lessicografia, di storia della lingua italiana, di critica stilistica. Partito da indagini sulle lingue classiche e su Tra grammatica e retorica. Un caso di polimorfia della lingua letteraria dal secolo XIII al XVI (1953); Per un grande ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] mentre era sempre più forte la spinta verso l’impiego letterario di un volgare unico per tutto il Paese, questa ° (Scritto e parlato).
Stussi, Alfredo (1995), Lingua, in Lessico critico decameroniano, a cura di M. Bragantini & M. Forti, Torino ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] soluzione fiorentina gli appariva l’unica proponibile perché, nonostante le critiche suscitate, il fiorentino era il solo dialetto che, grazie alla sua contiguità con l’italiano letterario – del quale aveva costituito la base nel medioevo –, potesse ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] si ritrova in ➔ Pietro Bembo); così l’idea che l’uso letterario sia la più alta palestra di promozione del volgare (anche questa è dunque l’interesse filologico e critico per i più antichi documenti, anche per quelli letterari: nel 1777 fu pubblicato ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] che, dopo di lui, la lingua italiana, la lingua letteraria di tutti gli italiani, poteva essere solo il fiorentino. È , 3 voll.
Alighieri, Dante (1996), La Commedia. Testo critico secondo i più antichi manoscritti fiorentini, nuova edizione a cura di ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] p. 95). Con intensi studi approfondì la sua cultura teologica e letteraria. Della prima si valse per esercitare, di lì a non A. Bertoldi, L'amicizia di P. Giordani con A.C., in Prose critiche di storia e d'arte, Firenze 1900, pp. 177-234 (pp. 224 ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...