Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] scorso hanno continuato a dare un contributo importante al panorama letterario: A.F.Th. van der Heijden (n. 1951) di C. Palmen (n. 1955), che si è imposta all'attenzione di critica e pubblico nel 1991 con il romanzo De wetten (trad. it. Le leggi ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu criticoletterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] Mussolini per la letteratura.
Formatosi, come molti dei suoi coetanei, sull'estetica crociana, il C. porta nella criticaletteraria il segno del dissidio fra il suo temperamento sensualmente irrequieto, romantico d'un romanticismo che talora sconfina ...
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BRANCA, Vittore (App. III, i, p. 256)
Filologo e criticoletterario. È stato tra i fondatori della rivista Il Ponte (1948), della quale ha curato per due anni la parte letteraria; direttore della sezione [...] si arrende al computer. Incontro con Vittore Branca, in Millelibri, 1990, 36, pp. 86-89;
S. Gentili, La criticaletteraria tra le due guerre, in Storia letteraria d'Italia, nuova ed. a cura di A. Balduino, 11° vol., Il Novecento, t. 2°, Milano 1993 ...
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FLORA, Francesco
Arnaldo Bocelli
Criticoletterario, nato a Colle Sannita (Benevento) il 27 ottobre 1891. Già redattore-capo della Critica di B. Croce, fondò a Napoli (1944) Aretusa, rivista di varia [...] crociano, rimane poi, nell'illuminazione dei singoli autori, opere, periodi, tra le prove più insigni della criticaletteraria contemporanea. Altri scritti: Mida il nuovo satiro, romanzo, Milano 1930; Civiltà del Novecento, Bari 1934; Foscolo ...
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Giornalista e scrittore, nato a Fano il 2 novembre 1883, morto a Torino il 10 dicembre 1929. Studiò lettere a Bologna; esercitò la sua attività di scrittore prima nel Marzocco e più tardi nella Voce e [...] Resto del Carlino, La Nazione, Il Secolo, La Tribuna, Il Tempo), nei quali trattò questioni di storia del Risorgimento e di criticaletteraria. Il vol. Teocrito, Ariosto, minori e minimi (Milano 1926) raccoglie le cose migliori dell'A., d'argomento ...
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Criticoletterario, morto a Roma il 20 gennaio 1967. Dopo la sua morte sono usciti alcuni studi critici e raccolte di saggi, per lo più ricavati dai "quaderni" nei quali stendeva le sue lezioni universitarie: [...] e di agganci con la cultura europea.
Bibl.: L'Approdo letterario, luglio-sett. 1967; Giacomo Debenedetti, a cura di C. Garboli, Milano 1968; F. Mattesini, La criticaletteraria di G. Debenedetti, ivi 1968; A. M. Mutterle, G. Debenedetti, in Belfagor ...
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SRĪ LAṄKĀ
Mario Ortolani
Antonio Sorrentino
Irma Piovano
Anna Maria Quagliotti
Stefania Parigi
(v. ceylon, IX, p. 905; App. II, I, p. 564; III, I, p. 353; Srī Laṅkā, App. IV, III, p. 444)
Laṅkā [...] distacco"). Va ricordato che Wickremasinghe è considerato anche il pioniere della criticaletteraria per il suo tentativo di operare una sintesi tra i principi letterari orientali e quelli occidentali.
Tra gli autori contemporanei predomina la figura ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] . Fu poi lo strutturalismo francese a dare, in seguito, il colpo di grazia all'utilizzo della b. nel settore della criticaletteraria, con un saggio di R. Barthes intitolato La mort de l'auteur (1968): non ci sarebbe ragione infatti, secondo Barthes ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] una figura che viola i confini: fra le tradizioni nazionali, fra la letteratura e le altre arti, fra la criticaletteraria e gli altri saperi. La sua specificità istituzionale risiede proprio nell'invadere i campi altrui, alla ricerca di costanti ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] teoriche di Derrida e di altri esponenti del post-strutturalismo europeo, soprattutto francese, che dà vita, nell'ambito della criticaletteraria, alla cosiddetta ''scuola di Yale'' o Yale Critics: un gruppo di docenti − P. de Man, G. H. Hartman, J ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...