Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] nel lavoro di Marcel Pagnol; nella seconda invece emerse la matrice letteraria con l'adattamento, per es., del romanzo di Pierre Marc tipo di s. non ha ricevuto adeguata attenzione critica; anzi è sembrato rifuggirne, accettando un ruolo subordinato ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] terminò il film in autonomia.
Nonostante l'implausibilità letteraria e l'inespressività degli interpreti, lo scontro tra amori .
Presentato come evento fuori concorso e acclamato da pubblico e critica al festival di Cannes 1984, C'era una volta in ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] parte, il commento dello speaker, spesso banalmente letterario e incentrato su riproduzioni di dettagli inutili, e . sull'a. con destrezza tecnica e mirabile capacità di indagine critica. Lo stesso lavoro capillare e costante lo ha svolto in America ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] dei personaggi e i contenuti dei dialoghi; è scritto in forma letteraria, come un lungo racconto non scandito per scene, usando talvolta il quella storia. Attraverso i testi filmici e quelli critico-teorici dei suoi maggiori esponenti, pur con le ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] alle elaborazioni dei fenomenologi e degli strutturalisti in campo non solo filosofico ed estetologico ma anche letterario e di critica dei diversi linguaggi artistici.Queste riflessioni non puntano a un'ontologia del moderno, ma piuttosto intendono ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] la scelta delle sole scene madri dei grandi temi letterari e musicali. Conseguita una sua consapevolezza linguistica, il cinema dibattito pubblico sul quotidiano "l'Unità" nel quale la critica espose le sue ragioni di ferma ostilità a quei film ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] Citizen Kane (1941; Quarto potere), grande successo di critica ma relativo insuccesso commerciale. In questo film alle grandi legati al film in costume, di ascendenza più o meno letteraria, a partire dai primi melodrammi 'passionali' italiani (da ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] il film più ricco di tensione e di inquietudine di quanto le critiche che subì, da destra come da sinistra, abbiano testimoniato. Non è da basse classi sociali, dà vita a un personaggio letterario che ha una sua inimitabile nicchia nel cinema degli ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] e d'evasione o, a volte, didattici, pedagogici e di critica sociale.
In realtà, il più delle volte la nozione si rivela particolari casi del film biografico e del film di derivazione 'letteraria' (v. letteratura e cinema), la contiguità con quello ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] sua dignità estetica autonoma. Nella sua attività di critico, fra l'altro valutò negativamente la pretesa di , 1922, settembre, pp. 181-186; Nuove musiche, in L'Italia letteraria, 3 maggio 1931; Cinematografo, Tecnica ed estetica, in Enc. Italiana, ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...