BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] chiamato a redigere la rassegna "Lingua letteraria" nel Kritischer Jahresbericht úber die Fortschritte principio della palingenesi della linguistica che egli auspicava (B. Croce, in Quaderni della critica, V, n. 15, nov. 1949, pp. 119 s.; A. Gramsci ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] contrario in italiano antico e nelle varietà più letterarie e arcaizzanti il participio è più spesso accordato all , 2 voll., vol. 1º, pp. 1-333, 1991.
Tristano riccardiano, testo critico di E.G. Parodi, a cura di M.-J. Heijkant, Parma, Pratiche, ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] del Cinquecento la scelta del volgare come lingua letteraria si presenta netta e irrevocabile e sotto il segno Ludovico (2006), Orlando Furioso, secondo la princeps del 1516, edizione critica a cura di M. Dorigatti, con la collaborazione di G. ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] fruttuosa incursione in campo iberico, offrendo contributi sulla tecnica letteraria del Cid (Esempi di endiadi nel "Cid", in Studi è nella Bibl. universitaria di Padova.
La Miscellanea di studi critici in on. di V. C., preparata da colleghi, scolari ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] del Due-Trecento si costituisce come base dell’uso letterario, e poi anche amministrativo e infine generalizzato, di Firenze, La Nuova Italia.
Davanzati, Chiaro (1965), Rime, edizione critica con commento e glossario a cura di A. Menichetti, Bologna, ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] membro può comparire anche quale, ma si tratta di un uso letterario. In italiano antico si osserva anche l’uso del nesso tale , CD-ROM.
Guittone d’Arezzo (1990), Lettere, edizione critica a cura di C. Margueron, Bologna, Commissione per i testi ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] risultante dalla fusione del programma filologico-estetico del primo con quello storico-letterario e filologico del secondo, approdando a un personale «programma critico […] secondo il quale l’unico modo di giudicare un poeta è quello di “studiarlo ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] ]
(35) critica qualunque cosa io faccia [= qualsiasi cosa, se fatta da me, viene criticata, anche nel caso .
Serianni, Luca (19912), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET (1a ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] l’entrata di termini legati alla descrizione spesso negativa o critica del comportamento, il carattere o la vita sociale. Abbiamo realtà sono sostantivi al plurale), tremendismo (dallo stile letterario di Camilo José Cela), maja (in riferimento alla ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] secolo (cfr. Praloran 2003: 125-189).
Ragioni letterarie e non anagrafiche spiegano la fondamentale fiorentinità fonologica del a cura di G. Desideri, A. Landolfi & S. Marinetti, «Critica del testo» 6, 1, pp. 499-514.
Brugnolo, Furio (2007 ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...