Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] Tlutjun («Tabacco») di D. Dimov, uscito nel 1951, censurato dalla critica, rielaborato nel 1954 e pubblicato nella forma originale solo nel 1992.
Negli anni 1960 l’orizzonte letterario sembra circoscriversi al mondo contadino: è il villaggio a fare ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] del Valle Caviedes. Giovò, durante la decadenza degli studi letterari a Lima, l’influenza esercitata dal viceré F. de caminantes di A. Carrió de la Vandera, ironica critica dell’amministrazione e della politica spagnole, apparso clandestinamente a ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] fonte, che del racconto biblico, per cui la critica non parla di fondamenti storici, ma di leggende e lo studio del Talmūd sembra essersi propagato nella Germania renana. Il predominio letterario passa agli E. spagnoli (10°-14° sec.), con una folta ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] ; fra i poeti: A. Herbačiauskas, M. Gustaitis, M. Vaitkus e L. Girà, che fu anche drammaturgo e criticoletterario. In seguito agli importanti cambiamenti politici che si verificarono, mutò decisamente il clima culturale, con ripercussioni in campo ...
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Dal 1989, nome ufficiale dello Stato tradizionalmente noto come Birmania, situato nell’Asia sud-orientale, nel versante occidentale dell’Indocina. A NO confina con il Bangladesh e l’India, a NE con la [...] del governo provvisorio, ma la situazione critica del paese (insurrezione comunista, ribellione dei Pade-tha-ya-za (17°-18° sec.). Dal 18° sec. emergono nuovi generi letterari («canzoni» myittaza) con i loro massimi interpreti, U Sa (18°-19° sec.) ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] anche da periodi in cui il rapporto tra l’attività letteraria e il rispetto del canone e dei principi si fa di tutte le arti. Ma la riflessione sui g. non impegnò soltanto critici e scrittori; il problema fu affrontato anche da altri punti di vista, ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] reali. A questa conclusione si opporranno successivamente gli esponenti del r. critico (A.O. Lovejoy, J.B. Pratt, G. Santayana, ; c’è in questo una sostanziale contiguità con il r. letterario di L.-E.-E. Duranty e Champfleury, che sottolineano il ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] 17°.
I segni caratterizzanti dello stile b., delineati dalla critica, contribuiscono a definire il fenomeno nella sua articolazione e in cui si coglie anche il rapporto tra gusto letterario e gusto artistico, perché la metafora è in letteratura ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] parallelo allo sviluppo del mercato e delle gallerie, contribuisce a stringere i rapporti tra campo artistico e letterario: importante l’azione di critici quali G.-A. Aurier (Le symbolisme en peinture, 1891), J.-K. Huysmans (Certains, 1889), G. Kahn ...
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Pittore (Charenton-Saint-Maurice 1798 - Parigi 1863), figlio di Charles de Contaut. È il maggiore pittore romantico francese: la sua opera segna una svolta decisiva nella storia della pittura e apre la [...] ambiente e di paesaggio, e non soltanto come suggestione letteraria e fantastica. Fu, questo viaggio, uno dei rari all'amico pittore dedicò le pagine più belle della sua prosa critica. Il D. stesso lasciò documenti scritti della più grande importanza: ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...