apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] ’esperienza si dicono empirici e gli oggetti fenomeni (phaenomena)» (II, 5). Nella Criticadellaragionpura (➔) (1781) chiarisce ulteriormente che il fenomeno non è mera a. (Schein), ma «dato»; l’intuizione si riferisce agli oggetti «così come essi ...
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causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] passibile di essere smentita dall’esperienza stessa (Ricerca sull’intelletto umano, IV). Alla critica di Hume ovvia Kant che, nella Criticadellaragionpura (➔), inserisce la relazione di causalità fra le categorie, come forma a priori, conferendole ...
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relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] , dato dall’intuizione. La conseguenza più rimarchevole dell’approccio kantiano si avverte nella Criticadellaragionpura (1781, 2a ed. 1787), dove la r. diviene una delle quattro classi fondamentali delle categorie, comprendendo sotto di sé la ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] da quella del fenomenismo di Berkeley, cui era stata assimilata dai primi recensori dellaCriticadellaragionpura (1781, 2a ed. 1787), mostrando che «la coscienza della mia propria esistenza è insieme coscienza immediata di altra cosa fuori di me ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] quella che si esprime nel giudizio problematico, connotandola, in quanto «possibile in sé» come ancora non «dato» (Criticadellaragionpura, Analitica trascendentale, II, 2, 3, 4). In altra prospettiva, in merito all’esistenza di Dio come possibile ...
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caso
Concetto che si contrappone a quello di necessità (➔), come evento che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti, e come rivendicazione dell’astratta [...] per un cieco c. (in mundo non datur casus)’ è una legge a priori della natura» (Criticadellaragionpura, Analitica dei principi, Confutazione dell’idealismo). In età moderna, Bergson attribuisce il c. a un’illusione puramente soggettiva determinata ...
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senso
Termine che presenta una complessa stratificazione semantica, potendo indicare, volta a volta: (1) la facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni, ossia la sensibilità; (2) ciascuna [...] a ridefinire, dalla prospettiva trascendentale, il ruolo e la portata gnoseologica del s., dapprima (nella Criticadellaragionpura) sottolineando la centralità che esso svolge nell’intuizione del molteplice empirico, nella duplice modalità del s ...
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Nelson, Leonard
Filosofo tedesco (Berlino 1882- Gottinga 1927). È il fondatore della Neufriessche Schule. Interessato al problema del metodo in filosofia come unica via per pervenire a una sua fondazione [...] scientifica, si accostò ben presto alla «criticadellaragionpura» kantiana, studiandone in modo particolare l’elaborazione fattane da Fries. Pubblicò, dal 1904 fino al 1918, una serie di quaderni dal titolo Abhandlungen der Fries’schen Schule (neue ...
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regola
Termine usato in senso prescrittivo, sia in ambito teorico sia in ambito morale. Nel lessico medievale il termine viene impiegato in matematica e in logica (r. di attribuzione, di conversione [...] ’intelletto; la r. permette di ‘guidare’ la conoscenza di un oggetto seppur non di realizzarla (Criticadellaragionpura, Appendice ). Nelle riflessioni del Novecento, in ambito filosofico, linguistico e analitico, si è privilegiata la concezione ...
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Kant, Immanuel
I. Kant
1724
Nasce a Königsberg in Prussia
1740
Entra all’univ. di Königsberg
1755-70
(cd. periodo precritico) Pubblica numerosi testi (anche scientifici), che risentono dell’influenza [...] e fa del problema critico il centro della sua riflessione
1781
Pubblica la prima edizione dellaCriticadellaragionpura (la seconda vede la luce nel 1787)
1788
Esce la Criticadellaragion pratica
1790
Termina la Critica del giudizio
1793 ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...