Filosofo (Borgonovo, Piacenza, 1784 - Piacenza 1860); studiò al collegio Alberoni, da cui uscì prete nel 1807. Rifiutata la cattedra universitaria a Pisa offertagli una prima volta da T. Mamiani e poi [...] testimonianza le sue opere più importanti: Della filosofia dell'affetto (1829-34); Filosofia della mente (1836); Il nuovo saggio sull'origine delle idee dell'abate Rosmini esaminato (1837); DellacriticadellaRagionpura di Kant (3 voll., 1843-49 ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] abbozzi di una filosofia sistematica sono fortemente influenzati dalla Criticadellaragionpura (tendendo a un'analisi criticadelle categorie kantiane, rifiutate sulla base dell'inadeguatezza della logica formale a esse connessa), oltre che da ...
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Filosofo inglese (Londra 1919 - Oxford 2006). Esponente tra i più vivaci della scuola di Oxford, si è occupato, nell'ambito dell'analisi del linguaggio, di varî temi di tipo logico-linguistico, con originalità [...] bounds of sense: An essay on Kant's Critique of pure reason, 1966; trad. it. 1985), originale interpretazione dellaCriticadellaragionpura in base a modelli di analisi caratteristici di Strawson. Una raccolta di suoi saggi è stata pubblicata col ...
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Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] sia sull'opera di Tetens sia sulla Criticadellaragionpura di Kant. In campi più strettamente tecnici, avvertì l'esigenza di una riforma della logica wolffiana e tese conseguentemente a tradurre il ragionamento logico in un calcolo di tipo ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] di pragmatismo, come un estremo esito in senso scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Criticadellaragionpura, limitato però all'estetica trascendentale (Kommentar zur Kants Kritik der reinen Vernunft, 2 voll., 1881-92). Fondò ...
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Filosofo (Dundee 1872 - Edimburgo 1958), prof. di logica e metafisica all'univ. di Edimburgo (1919-45); fu uno degli esponenti del neorealismo inglese. Opere principali: Studies in the cartesian philosophy [...] of D. Hume (1941); New studies in the philosophy of Descartes (1952). Ma la sua notorietà è legata soprattutto alla trad. ingl. (1929) dellaCriticadellaragionpura di Kant e al classico Commentary to Kant's Critique of pure reason (1918). ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] in filosofia come l'unica via per pervenire a una sua fondazione scientifica, si accostò ben presto alla «criticadellaragionpura» kantiana, studiandone in modo particolare l'elaborazione fattane da J. F. Fries. Pubblicò, dal 1904 fino al 1918 ...
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Termine filosofico che significa in genere ragionamento fallace. Viene di solito distinto dal sofisma, in quanto non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando che è invece considerato [...] ’esperienza addentrandosi così nelle contraddizioni della dialettica. In particolare I. Kant nella Criticadellaragionpura esamina i quattro p. della psicologia razionale, e cioè i ragionamenti che dall’unità dell’Io deducono illecitamente la sua ...
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JAJA, Donato
Guido Calogero
Filosofo, nato a Conversano nel 1839 e morto il 15 marzo 1914 a Pisa, dove insegnava dal 1887 filosofia teoretica all'università. Venuto a Napoli verso il 1860, fu scolaro [...] cattedra.
Già nella dissertazione di laurea, del 1869, Origine storica ed esposizione dellaCriticadellaragionpura di E. Kant, il punto di vista critico è quello fichtiano, dell'esigenza che l'oggetto non sia dato allo spirito ma "si faccia" in ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] variabili da persona a persona (per es. "il maestro di Platone", "il marito di Santippe", "l'autore dellaCriticadellaragionpura"), e come tali da sottoporre a parafrasi nei contesti in cui occorrono onde esplicitare il loro s. referenziale ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...