Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] limite del potere politico, ma anche della religione. Infatti i dettami praticidellaragione sono il terreno comune alle fedi 7. La revisione liberale
Le critiche grosso modo ispirate dalla teoria della tolleranza repressiva hanno avuto eco nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] della storia e confacenti ai temi specifici da trattare, a differenza di quanto succedeva per la «critica» cartesiana, anonima e acronica perché il locutore diventava affatto indifferente, una volta chiarito che la ragione intitolare Pratica di ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] invero, nella criticadella riduzione della struttura politica . Nel Novecento si ricavano dalla storia ragioni di un pluralismo forse più culturale che in pratica annullata. Per Collingwood, infatti, la seconda è solo una specificazione della prima, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] Con buona pace del pensiero intellettualistico («ragione astratta»), le cose coincidono con la criticadella metafisica. Avversario feroce del positivismo (una ideologia della convergenza tra la teoria e la pratica, tra il momento soggettivo del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] interessi particolari. Non si vede, peraltro, la ragione per cui vi si dovrebbe rinunciare: non c’ gli strumenti concettuali e le cognizioni pratiche di cui ha bisogno.
Da questo a partire dalla criticadella retorica e della poetica tradizionali. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] pratica civile. Il suo pensiero, di immediata fortuna, svolse un ruolo rilevante nella cultura europea e venne riconosciuto come importante anche nella critica esercitata dall’individualismo liberale dellaragionatodell’opera, l’indice della seconda ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] della politica nel dottrinarismo it. del Seicento, in Giorn. criticodella di Pesaro, in N. Sabbatini, Pratica di... scene e machine..., Roma Firenze 1969, pp. 41 s., 67; F. Meinecke, L'idea dellaragion di Stato ..., Firenze 1970, pp. 47 n. 1, 120 n. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Cardano
Guido Canziani
Nell’opera di Cardano sono rappresentate tutte le discipline di cui si compone la cultura rinascimentale, secondo un ambizioso disegno enciclopedico, che include la filosofia [...] critico nei confronti delle autorità, l’appello alla ricchezza dell’esperienza e alla pluralità delle conoscenze attinenti alla contemplazione e alla pratica disputino con i filosofi sul piano delleragioni naturali, quanto sono assurde le pretese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] del corrispondente, che anche lui non abbia praticadell’abbiccì, la porta a un altro dei suoi segretari ai fini dellaragion di Stato. E questi segretari . Fermo e Lucia: prima minuta (1821-1823), ed. critica diretta da D. Isella, a cura di B. Colli ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] ) hetuvibhakti, 'specificazione dellaragione logica': 'perché i suoi praticanti sono i soli a poter vivere nelle più alte sfere della virtù'; (5) nel suo magnum opus, dedicato all'esame criticodelle dottrine di Dignāga.
L'ambiguità di fondo, ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra due tesi, fra un principio e un altro...