BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] di polemiche con i critici, segnatamente con S. D'Amico: è lo specchio del temperamento del B. che si del regime fascista, nei confronti del quale tuttavia mantenne una certa indipendenza di giudizio, e, successivamente, fu nominato segretario del ...
Leggi Tutto
BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] e la fosca terrestrità del dramma" (prefazione a U. B., Teatro completo, p. XI).
Nel B. i critici avvertirono subito qualità di società del suo tempo.
Queste considerazioni, se forse non possono condizionare il giudizio estetico sull'opera del B., ...
Leggi Tutto
BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] cadde clamorosamente, e Vita gaia (1904), che piacque al criticodel Corriere della sera G. Pozza. Il B. allora scriveva Zoagli (Genova), dove morì il 18 dic. 1949.
In un giudizio sul B. bisogna distinguere le opere in cui prevalgono i valori poetici ...
Leggi Tutto
GALLI, Clotilde Annamaria, detta Dina
Emanuela Del Monaco
Nacque da Giuseppe e Armellina (o Ermelina: Chi è?, 1948, s.v.) Nesti a Milano il 16 dic. 1877. Figlia d'arte - Armellina era attrice seppure [...] nel dicembre del 1936, confermando appieno il successo della prima. Entrambi i lavori vennero adattati per lo schermo - rispettivamente nel 1937 e nel '38 - per la regia di M. Mattoli. I critici furono costretti a rivedere i giudizi poco lusinghieri ...
Leggi Tutto
CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] critica, caratteristico dei suoi testi teatrali, si spiega soprattutto con la loro aderenza alla concezione secentesca del trasferitosi a Venezia. In mancanza di sicuri criteri di giudizio in grado di stabilire l'autenticità e la reale cronologia ...
Leggi Tutto
BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] , per la vena popolana. Un giudizio penetrante da G. Pullini, quando sottolinea il favore dei pubblico e della critica con la commedia borghese, e quattro atti, trad. in veneziano, Torino 1901; La casa del sonno, in tre atti, Firenze 1902; Lulù, in tre ...
Leggi Tutto
GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] riconoscimento entusiastico dei più importanti criticidel tempo come R. Simoni del Corriere della sera ed E. al teatro Argentina, il regista americano R. Mamoulian ne ricavò un ottimo giudizio e affermò che l'attore era pronto a fare un film senza ...
Leggi Tutto
DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] sottopose al giudizio di Carlotta Marchionni l'opera che venne in parte ritoccata, secondo il Civinini su consiglio del D., " (Mazzocca, p. 125). Anche Paolo Costa criticò aspramente la recitazione del D. al quale dedicò un violento sonetto. Per ...
Leggi Tutto
EMANUEL, Giovanni
Roberta Ascarelli
Nacque a Morano sul Po, nei pressi di Casale Monferrato (od. prov. Alessandria), l'11 febbr. 1848 da un piccolo proprietario terriero, Guglielmo, e da Rosa Pugno. [...] un'audizione e, ottenutala, strappasse al celebre attore un giudizio incoraggiante: "Studi, lavori e lei diventerà un artista le spoglie del tristo Moor altezze mai immaginate" (Rasi, p. 832). Malgrado il consenso della critica e del pubblico la ...
Leggi Tutto
CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] sobrietà"; pure ebbe inizio la vera ascesa del C., che, a giudizio di F. Liberati, consolidò definitivamente la Olimpia di Milano, 14 e 27 ott. 1914), sebbene la critica preferisse non coinvolgere nella severa condanna dei testi l'attore al tramonto ...
Leggi Tutto
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...