Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] contro la persona e la sacralità del sovrano, come la lesa maestà (Proemio e I, 44), la critica alle decisioni del monarca (I, 4), e con la quale istituiva la corte dei pari per i giudizi riguardanti i tenentes in capite, il monarca disponeva che il ...
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Brescia
Giancarlo Andenna
I primi documenti di Federico II relativi a Brescia, città che era sempre stata alleata di Milano e di Ottone IV e pertanto ostile al giovane sovrano svevo, risalgono agli [...] garantire al loro vescovo il giudizio sulle cause di appello, come situazione dei bresciani divenne critica, poiché si trovarono 1905-1913, pp. 34, 93, 95.
M.F. Baroni, Gli Atti del Comune di Milano nel secoloXIII (1217-1250), Milano 1976, pp. 236-241 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pasquale Villari
Luigi Mascilli Migliorini
Il rinnovamento storiografico operato da Pasquale Villari nel nome del ‘metodo positivo’ nelle scienze sociali deve ritenersi lo sforzo di maggiore profondità [...] del verum factum) derivata sicuramente dalla lezione della scuola napoletana e tale, quindi, da rendere il giudizio come in buona misura la critica ha sempre riconosciuto, quest’opera meno originale e felice del Savonarola, è ampiamente compensata ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] negativamente gli interventi del re di Napoli nelle vicende esterne: un giudizio negativo che si . 330 ss.; G. Rosalba, Di un nuovo codice della poesia di A. D., in Rass. critica d. letter. ital., XVI (1911), pp. 161-67; Id., Tre sonetti rari di A. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] autore non nasconde le sue antipatie e le sue simpatie: critica i sovrani angioini, anche per il loro atteggiamento e la a Napoli non potevano e non dovevano dare al giudiziodel Collenuccio sulla storia napoletana e sulla sua deteriore qualità etico ...
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CAPELLO, Luigi Attilio
Giorgio Rochat
Nato a Intra (Novara) il 14 apr. 1859 da Enrico e da Ernesta Volpi, venne avviato alla carriera militare dal padre, funzionario dei telegrafi, di medie possibilità [...] rinnovare le istituzioni militari, portata avanti su vari giornali, tra cui ricordiamo Il Resto del Carlino e nel 1922 Il Secolo di Milano.
L'atteggiamento critico verso gli ambienti militari e politici dominanti e la profonda fede nella necessità di ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] della civiltà nella storia economica" (cfr. La Critica, X[1912], pp. 461-63). Un giudizio, quello crociano, che, nella sua acredine avversa all'astratto economicismo sociologizzante del C., preludeva davvero, sul pieno della battaglia culturale ...
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COPPOLA, Francesco
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 27 sett. 1878 da Filippo e da Matilde Pisacane. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò l'attività di giornalista nel 1904 come redattore del Giornale [...] , dalla metà del '20.
Da questo momento la funzione del nazionalismo come coscienza critica della controrivoluzione preventiva ogni soluzione di tipo corporativo, dominata a suo giudizio da "superstizione socialistica", e tale da "cristallizzare ...
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CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] strascico di polemiche e di controaccuse. In realtà le critichedel C. alla completa disorganizzazione dei trasporti non erano pazzo ed era certamente vanesio", il suo è nondimeno un giudizio malevolo, perché il C., forse a disagio quando trattava ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] altro lato, criticò a più riprese quella che giudicava la chiusura del governo nei confronti del parlamento e del paese, la la vittoria del Piave, nell'agosto successivo e più tardi, dopo qualche perplessità, coinvolse in un giudizio radicalmente ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...