Poeta e critico statunitense (Nashville, Tennessee, 1914 - Chapel Hill, North Carolina, 1965). Allievo di J. C. Ransom al Kenyon College, si accostò alla critica letteraria sul finire degli anni Trenta, [...] fin dagli esordî quell'estrosità e quell'autonomia di giudizio che faranno di Poetry and the age (1953) e di A sad heart at the supermarket (1962) fecondi e originali contributi critici. Nell'attività poetica, dopo il consenso ottenuto da Little ...
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Drammaturgo, attore e narratore ceco (Kutná Hora 1808 - Plzeň 1856). Scrisse racconti (Kusy mého srdce "Frammenti del mio cuore", 1844), romanzi storici (Rozina Ruthardova, 1839) e di ambiente contemporaneo [...] compose drammi storici (Krvavý soud aneb Kutnohorští havíři "Il giudizio di sangue ovvero i minatori di Kutná Hora", 1848), commedie (J. N. Nestroy, A. Bauerle), che alternano critica di costume e toni patriottici (Fidlovačka, 1834; Čestmír, 1835 ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] della creazione di una "musica funzionale il cui criterio di giudizio è l'effetto", e quello soggettivo "dell'impegno politico melodica - scriveva il critico - confluiscono tumultuosamente ogni sorta di detriti popolari del bacino mediterraneo", in ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] (è il giudizio di Socrate e Platone) oppure un insieme di tecniche soltanto persuasive (è il giudizio di Aristotele). del nesso retorica-psicoanalisi riceve un'ulteriore e decisiva conferma (cfr. Bottiroli 1997).
Un rapido sguardo al panorama critico ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] frammentisti, la loro critica letteraria, trasferì la discriminazione crociana di poesia e non poesia, e il giudizio di valore, in un ambito impressionistico, di mera sensibilità, ed errò spesso nella valutazione della letteratura del passato o fu ...
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METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] sul metro come istituzione letteraria può entrare a far parte di quel giudiziocritico che è il crociano riconoscimento della poesia (o non-poesia) d'un testo. Restano significativi, del periodo considerato, letture di gusto, come quelle di G. De ...
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MUSCETTA, Carlo
Nicolò Mineo
Storico della letteratura e critico militante, nato ad Avellino il 22 agosto 1912. Ha insegnato Storia della letteratura italiana nelle università di Catania, Roma e Parigi [...] critica però, della lezione crociana egli conservava (e sempre conserverà) la volontà di pervenire − intento ultimo della lettura dei testi letterari − all'individuazione del ; ii, Da Belli a Gramsci); Il giudizio di valore (1992). Ha anche curato un ...
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ISKANDER, Fazil' Abdulovič
Nicoletta Marcialis
Scrittore abchaso di lingua russa, nato a Suchumi (Repubblica autonoma sovietica dell'Abchasia) il 6 marzo 1929. Figlio di un artigiano persiano esiliato [...] del mare"); Zori zemli (1966, "Le albe della terra"); Letnyj les (1969, "Bosco d'estate"). Nonostante l'accoglienza favorevole da parte della critica bambino sul mondo degli adulti, o per il giudizio sensato di un contadino sulle follie dei nuovi ...
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PASTERNAK, Boris Leonidovič (XXVI, p. 477)
Anjuta MAVER
Poeta e narratore russo, morto nella sua casa di campagna a Peredelkino, presso Mosca, il 29 maggio 1960.
Durante la seconda guerra mondiale lo [...] , suscitando in tutti questi paesi vive discussioni che, in contrasto col giudizio dato dalla critica russa, difendevano soprattutto l'apoliticità e la profonda liricità del romanzo. L'individualismo del romanzo è apparso alla maggior parte della ...
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Paasilinna, Arto Tapio
Pirjo Nummenaho
Scrittore finlandese, nato a Kittilä, in Lapponia, il 20 aprile 1942. Dotato di ingegno duttile e inventivo, fondamentalmente autodidatta, dopo aver frequentato [...] schemi sociali che sottintende una critica in chiave umoristica della società dei consumi. Del romanzo è stata realizzata una , la distruzione del mondo, il suicidio di massa, l'emarginazione e la solitudine. Il suo aspro giudizio sulla società è ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...