Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] è piuttosto generica: è, in fondo, la critica che il non filosofo farà sempre del filosofo, anche se nel caso particolare essa si come appartenente alla cosiddetta commedia di mezzo.
Al giudizio dei moderni le commedie di A. appaiono nella loro ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] del quale si ricordi, come significativo del gusto del tempo, che la 1ª redazione del dramma, in cui era rappresentato il suicidio del protagonista sulla scena, sollevò tali critiche tratta con indipendenza di giudizio parecchie questioni che saranno ...
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Filosofo e uomo politico tedesco (Barmen 1820 - Londra 1895). Collaboratore e amico di K. Marx, con cui scrisse Die heilige Familie (1845), Die deutsche Ideologie (post., 1932) e il Manifest der kommunistischen [...] del ruolo decisivo del fattore economico nella storia, del rovesciamento del sistema capitalistico, della critica dell'economia politica classica e del da Engels. Questi tuttavia, con modestia a giudizio di taluno eccessiva, affermò che la maggior ...
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Uomo politico britannico (n. Edimburgo 1953). Eletto segretario del Labour party (1994), guidò il partito alla vittoria nelle elezioni del 1997, sostenendo una politica che coniugava i principi liberali [...] invece il giudizio dell'opinione pubblica sul processo di decentramento politico-amministrativo della Scozia e del Galles. Presente fatto oggetto di dure critiche, anche all'interno del suo partito. Alle elezioni politiche del maggio 2005, il Partito ...
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Pittore (Ornans, Franca Contea, 1819 - La Tour-de-Peilz, Vaud, 1877). Figlio di un agiato possidente, C. si recò a Parigi nel 1839 seguendo la sua inclinazione artistica e si formò, al di fuori delle istituzioni, [...] ai successivi Salons senza il vaglio della giuria. Da quel momento le sue opere s'imposero nel controverso giudizio della critica e del pubblico, oggetto di entusiasmi e di scherni: presentò nel 1850 il Seppellimento a Ornans (1849; Parigi, Mus. d ...
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Storico dell'arte italiano (Modena 1856 - Santa Margherita Ligure 1941). Pioniere del moderno metodo della storia dell'arte, fu titolare (1901-31) della cattedra di tale disciplina nell'univ. di Roma. [...] storico dell'arte. Nel 1888 avviò a Roma, per incarico del ministero della Pubblica Istruzione, il catalogo degli oggetti d'arte e insieme di approfondire con minuziosa acutezza il giudiziocritico sulle singole personalità. Fondatore e direttore per ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] delle dottrine della scuola cinica; assai celebre è la critica che gli viene attribuita della dottrina platonica delle idee (" conoscenza del "nome" che la esprime secondo verità. Di qui la negazione di ogni giudizio che non sia un giudizio identico ...
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Critico letterario (Delia 1892 - Marina di Pietrasanta 1961); allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa (1919-14), prof. universitario dal 1927, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pisa; direttore [...] il giudizio strettamente critica letteraria contemporanea (3 voll., 1942-43); Machiavelli (1945); Ritratti e disegni storici (4 voll., 1946-51); Storia della letteratura italiana (vol. I, 1957); Carducci senza retorica (1957); Il tramonto del ...
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Regista cinematografico giapponese (Ōtaru, Hokkaido, 1916 - Tokyo 1996). Dopo essere stato aiuto-regista di K. Kinoshita e aver diretto Musuku no seishun ("La giovinezza del figlio", 1952), si affermò [...] con una serie di film, in cui motivi antimilitaristi e di critica sociale si esprimono in forme epiche di forte presa emotiva: Kabe atsuki Jōi-uchi (L'ultimo samurai, 1967); Tokyo saiban ("Il giudizio militare di T.", 1984); Shokutaku no nai ie ("La ...
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Narratore statunitense (Quincy, Massachusetts, 1912 - Ossining, New York, 1982). Ha esordito scrivendo per The New Yorker, il settimanale a cui collaboravano anche J. D. Salinger e J. Updike. Attento osservatore [...] sociologo e il giudizio spesso ironico del moralista, a uno stile brillante e sofisticato, con dialoghi veloci e presi dal vero. Nelle ultime opere, tuttavia, prevale una rappresentazione più critica e pessimistica della società americana. Fu autore ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...