CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] monocromi, ancora suggestivo dell'interpretazione rinnovata del modulo manieristico.
La critica più recente (Gavazza, 1971) Bianco, depositi); Morte di s. Carlo Borromeo (ibid.); Giudizio di Salomone (ibid.); Fuga in Egitto (ibid.); Adorazione dei ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] esecuzione. Impostazioni di giudizio che ricollegano il B. alla tradizione vasariana, di quel Vasari del quale, con vanagloria, l'opera. Comunque, indipendentemente da ogni difetto di valore critico o letterario, per lo scrupolo con cui sono condotte ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] è in essi evoluzione metodologica, e quasi mai originalità di giudizio: qualità che il C, andò sviluppando lentamente, in stretta caratteristici, rivelatori di un mutare dell'indirizzo criticodel Carrara. Il primo nucleo fu certamente costituito ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] prima definizione critica della sua personalità viene data dal Cavalcaselle. Nei primi anni del Novecento vengono B. appartengono la Madonna del duomo di Ventimiglia, ritrovata dal Toesca (1906), l'Affresco con il Giudizio universale su una anonima ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] più concreto inquadramento storico e un più equo giudizio. Dalle stesse parole dell'artista, che affermava del suo tempo. Ebbe tuttavia una padronanza del mestiere certamente singolare che non gli fu mai negata, neppure dai suoi più severi critici ...
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] 1626-1627, tre grandi composizioni: Il giudizio mistico, La processione del Rosario, La messa di ringraziamento (in della chiesa dei domenicani.
Alle opere documentate la critica ha aggiunto numerose attribuzioni che però andrebbero tutte sottoposte ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] , al punto che per lungo tempo la critica li ritenne opera del maestro toscano; spetta alla Mezzetti (1948) l ad Assuero, il Trionfo di David, la Presentazione al tempio, il Giudizio di Salomone, Salomone sacrifica agli dei, la Sepoltura di s. Marco ...
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PIETRO da Rimini
Alessandra Rullo
PIETRO da Rimini. – Ignote sono le date di nascita e morte di questo artista riminese documentato tra il 1324, data del polittico, perduto, realizzato insieme a Giuliano [...] particolare, con gli studi di Boskovits, s’è affermata nella critica la tendenza ad accorpare sotto il nome di Pietro importanti imprese ha permesso di conservare memoria del programma decorativo dell’arco trionfale (Giudizio finale e Storie dell’ ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] dei quadri. Per gli affari artistici del sovrano egli venne nel 1787 in Italia che sacrifica alle false divinità e Il giudizio di Salomone.
Di tutta questa decorazione ), pp. 222-232; S. Ciampi, Bibliografia critica..., Firenze 1834, p. 174; II, ibid ...
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AMBROSI, Melozzo degli, detto Melozzo da Forlì
Emma Zocca
Nacque nel 1438 in Forlì, dove la sua famiglia ("de Ambrosiis" o "de Ambroxiis") risiedeva da almeno quattro generazioni. È ignota la professione [...] ne rende difficile la lettura, hanno portato a giudizi e quindi a conclusiom discordi.
Provengono da Forlì autoritratto di M. da F., in Critica d'Arte, III (1938), pp. 97-103; C. Gnudi, Mostra di M. e del Quattrocento romagnolo, Forlì 1938; R. ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...