Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] ): l’accertamento dell’esistenza o no di questi requisiti rende possibile il giudizio circa la rispondenza dei negozi ai contenuti delle diverse categorie negoziali tipiche. A proposito del contratto, l’art. 1346 c.c. richiede che l’o. sia possibile ...
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Nell’uso moderno, attestato solenne di un’accademia, dell’autorità sovrana o di altro organo, con cui si accorda un privilegio, un titolo (d. di nobiltà, di onorificenza, di benemerenza ecc.), o documento [...] che hanno preceduto o seguito la preparazione del documento e quegli elementi connessi con la sua redazione (formulari, regole di cancelleria ecc.). I primi esempi di critica diplomatica si hanno nel giudizio pronunciato da F. Petrarca, su richiesta ...
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Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] del proprio progetto: dalla motivazione ad apprendere, all'assunzione volontaria di un impegno, all'indipendenza di giudizio (che include sia la capacità critica nel quale vede la luce. Nei primi anni del 21° sec., l'evoluzione delle proposte d' ...
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WELLHAUSEN, Julius
Storico e filologo, nato a Hameln (Hannover) il 17 maggio 1844, morto a Gottinga il 7 gennaio 1918. Figlio di un pastore protestante, compì gli studî secondarî a Hannover, e nel 1862 [...] grandissima e vennero accolte da quasi tutta la critica biblica indipendente. Oggi l'immenso sviluppo delle scoperte ha indotto la maggior parte degli studiosi a un giudizio meno scettico di quello del W. intorno all'antichità di alcuni libri dell' ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] 'altre sue provincie". Esplicito era il giudizio in questo senso del C. che, pur richiamandosi al modello , I, Messina 1921, pp. 367 s.; Id., G. Florio. Un amico del Bruno in Inghilterra, in La Critica, XXI (1923), pp. 122, 313 s.; XXII (1924), p. 58, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] p. 14).
La semitistica e la storia del Vicino Oriente antico
L’incontro con il grande approfondimento e la revisione critica degli aspetti caratterizzanti la prospettive storiche e una riconsiderazione dei giudizi: «È un privilegio irrinunziabile, ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] popolo e la culta", con "influssi su questa, del latino" (P.G. Goidanich, Saggi linguistici, ), pp. 44-59; Sul giudizio di Dante intorno al dialetto romagnolo in Id., Linguistica generale, filologia e critica dell'espressione, Roma 1990, pp. 317, ...
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FORCELLINI, Egidio
Gerardo Bianco
Nacque a Fener, oggi frazione di Alano di Piave (Belluno), il 26 ag. 1688 (Dal Zotto, p. 171) da Bernardino e da Maddalena Elisabetta Girolamo, agricoltori di modeste, [...] grammaticum". Più cauto, invece, risultava il giudizio conclusivo del curriculum, nell'agosto 1710: gli esaminatori, veneta, in La Critica, XIX (1921), pp. 3465, 90-106, 151-169, 218-240, 328-343; S. Serena, Scrittori latini del seminario di Padova, ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] e moderazione di giudizio si riscontrano nel primo dei due discorsi più celebri, Del soverchio rigore dei pp. 597, 616; G. Marzot, La critica letter. fra Settecento e Ottocento, in Letteratura italiana, I critici, I, Milano 1969, pp. 24 s.; ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] ribadiva - in contrasto con una sovrana risoluzione imperiale del 1820 - che la lingua del culto per gli ebrei doveva essere l'ebraico: " suo giudizio l'idea di una generale uguaglianza fra gli uomini e una loro tollerante convivenza. La critica al ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...