Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] matrimoniale (1932), contenenti una critica della costruzione pubblicistica del diritto familiare proposta da Antonio al pur valido progetto italo-francese del 1927, di cui egli aveva dato a suo tempo un giudizio lusinghiero, benché, «sotto la specie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] nel 1925. Entro simile prospettiva, è del tutto condivisibile il giudizio formulato da Tullio Ascarelli (1960), secondo . II, 1899, 2, pp. 341-45.
La penetrazione del socialismo nel diritto privato , «Critica sociale» 1902, 22, pp. 345-51.
C. Vivante, ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] 1734, coll. 1111-1252; ma con omissioni). L'edizione critica ancora oggi fondamentale è quella a cura di O. Tommasini, Innocenzo VIII ai Romani). Non per tutte le parti del Diario vale il giudizio di Tommasini che l'I. scriveva "quando il fatto ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] lessicale, e grammaticale è sempre attivo e fruttuoso - egli mostra l'originalità del suo pensiero e l'indipendenza della sua posizione critica. Tende infatti a dare giudizi che sono al di fuori o addirittura contro i canoni aristotelici; afferma ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] Torino (in questa città alla presenza del suo maestro, Ruffini, che aveva manifestato qualche perplessità su alcune disposizioni), il F. ne metterà in evidenza i punti fondamentali e confuterà i giudizicritici di carattere politico, contestando sia ...
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ACCORSO (latinizzato dapprima in Accursus, poi comunemente in Accursius, ritradotto nella forma Accursio, oggi la più usata; anche Accorso Fiorentino o da Bagnolo; chiamato a volte senza fondamento Accurzio, [...] d'uomo e di maestro), così sfugge a un giudizio sicuro la sua stessa personalità di giurista, illuminata da P. S. Leicht, Per la nuova edizione critica della glossa Accursiana, in Scritti vari di storia del diritto italiano, II, 1, Milano 1948, pp ...
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BERNARDO da Pavia (Bernardo Circa, Bernardo Balbi, Bernardus Balbus, Bernardus Papiensis)
Filippo Liotta
Nacque a Pavia, secondo quanto afferma egli stesso nei versi posti a chiusura della Summa decretalium [...] la morte di Lanfranco, fu eletto per acclamazione del clero e del popolo, vescovo di Pavia. Morì in questa sono state fatte due edizioni critiche, quella di Laspeyres pubblicata in B. permette di tracciare un giudizio senza dubbio positivo, in quanto ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] degli artigiani. A suo giudizio, la presunta incompatibilità tra il richiamo ai documenti e la critica cauta delle false tradizioni e delle ., VIII, 681, cc. 1-14 (14 lettere del M. ad A. Magliabechi del 1687-1707, cui è allegata l’unica copia di ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] 1767, 4 aprile), sia le idee sulle arti e la storia dell'arte nell'orazione del 1735, contribuendo a modificare il giudizio pesantemente negativo dei critici settecenteschi e a mettere in luce tratti di originalità e anche di indipendenza di gusto e ...
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NARDINI, Stefano
Anna Esposito
– Nacque intorno al 1420 da Nardino e da Giulia dall’Aste.
I Nardini erano una famiglia nobile del territorio di Forlì, signori di Poggio Berni e di altri luoghi del Montefeltro; [...] litium forensium, una critica alla degenerazione degli vescovo di Pavia, si trova un giudizio molto lusinghiero dal punto di vista pp. 178, 193 s.; L. von Pastor, Storia dei papi dalla fine del Medioevo, Roma 1911, II, pp. 187, 262, 294; III, pp. ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...