Prima parte della Dottrina trascendentale degli elementi, che insieme alla Dottrina trascendentale del metodo forma l’opera maggiore di Kant, la Critica della ragion pura (➔) (1781, 2a ed. 1787). Secondo [...] bello (Aesthetica, 1750); a questo uso, peraltro, si atterrà in seguito lo stesso Kant nella Criticadelgiudizio (➔) (1790). Tale indagine è detta poi «trascendentale» perché volta a isolare tutto ciò che la sensibilità contiene a priori: non dunque ...
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riflessione
Dal lat. tardo reflexio, propr. «ripiegamento». Operazione con cui l’intelletto, in possesso di un contenuto qualsiasi, ottiene conoscenza di sé e delle proprie funzioni. Il termine acquista [...] a concetti universali partendo da concetti particolari; e in questo senso Kant ne approfondisce l’analisi nella Criticadelgiudizio (1790), sempre rimarcandone il carattere soggettivo e la fondamentale sua dipendenza, per il contenuto, dalla ...
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Burke, Edmund Statista e scrittore politico inglese (Dublino 1729 ca
Beaconsfield 1797). Dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva [...] propri della poesia; in essa cercava inoltre di dimostrare l’universalità del gusto e delgiudizio su di esso fondato, dando ampio spazio al concetto di sublime, in una accezione che sarà successivamente ripresa da Kant nella Criticadelgiudizio. ...
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Filosofo (Firenze 1894 - Pisa 1957), prof. di filosofia teoretica all'università di Pisa dal 1951 alla morte. Il suo pensiero ha teso a un approfondimento critico dell'idealismo e di alcuni problemi della [...] pura (1950); La prima Meditazione di Cartesio (1951); Osservazioni sulla Criticadelgiudizio (1955), tutte esemplificazioni di quel metodo storico-critico, teorizzato dapprima nella Criticadel capire (1942), che per S. è esigenza di recuperare l ...
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Filosofo italiano (Roma 1925 - ivi 2005); prof. all'univ. di Roma, dove insegnò estetica dal 1964 al 1997. Si occupò di estetica e linguistica sotto un profilo filosofico, ponendo in primo piano l'esigenza [...] La crisi semantica delle arti (1964); Progetto di semiotica (1972); Estetica ed epistemologia. Riflessioni sulla "CriticadelGiudizio" (1976); Ricognizione della semiotica (1977); Senso e paradosso (1986); Estetica. Uno sguardo-attraverso (1992); L ...
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bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] bello un oggetto, un'opera d'arte, una persona, un paesaggio, nel nostro giudizio si manifesta qualcosa che 'sentiamo' e che nello stesso tempo - come dimostra la Criticadelgiudizio (1790) di I. Kant - non riusciamo a 'dire', ovvero a definire, in ...
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SUBLIME
Guido Calogero
. Concetto estetico-etico, che ha le sue origini nell'antichità classica e torna ad essere oggetto di discussioni e sistemazioni dottrinali nelle teorie dell'arte del Sette e [...] Home, il Burke, e, massimo fra tutti, Emanuele Kant. Nella sua Criticadelgiudizio si può dire, anzi, che tale sintesi costituisca il motivo determinante di quella distinzione del sublime dal bello, che non sussisteva nella concezione classica e che ...
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GARGIULO, Alfredo
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Napoli il 10 maggio 1876. Fu collaboratore della Criticadel Croce durante i primi anni della rivista; ha scritto una Storia dei criteri [...] Pontaniana (1905) ma rimasta inedita; ha tradotto, per la collezione dei classici della filosofia moderna del Laterza, la Criticadelgiudizio di Kant (Bari 1907); ha pubblicato un ampio saggio su Gabriele d'Annunzio (Napoli 1912), fondamentale ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione [...] etica ed estetica (onde il nesso con l'idea del "senso morale" nei moralisti inglesi del sentimento; e anche il Kant, nella Criticadelgiudizio, fa dipendere la possibilità dei giudizî estetici dall'esistenza di un simile "sentimento comune"). È ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] sull'interiorizzazione della realtà.
Nel costituirsi di un'estetica e poi di una critica letteraria come discipline autonome - e ciò sarà possibile solo dopo la Criticadelgiudizio di Kant - si possono ravvisare le istanze di sistemazione dell'opera ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...