L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] di un sistema matematico bisogna uscire al di fuori di esso. Gödel arrivò a questa dimostrazione usando una versione nuova e sofisticata di una vecchia idea diLeibniz che non corrispondevano al criteriodi un numero finito di passi deduttivi. Un ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] ma anche di fornire un criteriodi eleganza ed economia: i problemi devono essere risolti col minor numero possibile di curve da opere, per esempio, di Newton e diLeibniz sono di solito introdotte per mezzo di strumenti geometrici o meccanici ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e diLeibniz, nella seconda [...] 1697. Nel primo articolo Jakob, riprendendo le considerazioni diLeibniz, dapprima osserva che l'equazione da studiare è la sua derivata rispetto a p. A lui si deve inoltre un criterio, che fu poi approfondito da Pierre-Simon de Laplace (1749-1827), ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] rapidamente e i singoli termini devono potersi calcolare con facilità. Come esempio di serie che soddisfa il secondo criterio ma non il primo egli fornì la serie diLeibniz per π/4:
4) I matematici del XVIII sec. preferivano evidentemente le ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] bellissimi esempi storicamente rilevanti sono la serie diLeibniz per il numero π/4=1−(1/3)+(1/5)−(1/7)+…, o il calcolo di Eulero 1+(1/4)+(1/9)+(1/16 consente di creare una chiave pubblica sicura, almeno fino a quando qualcuno troverà un criterio per ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] . Egli aveva elaborato a questo scopo alcuni criteridi divisibilità per i numeri di Mersenne e aveva scoperto anche il numero primo Con lo stesso metodo analitico, partendo dalla serie diLeibniz:
Euler dimostrò nei suoi Opuscula analytica 2 che ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] in epoche precedenti. Ciononostante, se si eccettua il caso diLeibniz (i cui scritti logici rimasero perlopiù sconosciuti fino agli inizi una gran quantità di teoremi e svolge dimostrazioni assai complesse, senza un criterio che ne specifichi l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] di lei tutte l’altre bisogna», e con la sua opera si proponeva di rappresentare la summa del sapere algebrico, ordinato secondo un criteriodi gli estimatori più illustri si annovera Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716), che apprezzò a tal punto ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] particolare che venga ottimizzato un assegnato criteriodi valutazione.
Linguistica
Analisi combinatoria
Metodo d ricordiamo B. Pascal, G.W. Leibniz, I. Wallis, Giacomo Bernoulli, A. de Moivre. Gli aggruppamenti di oggetti che l’analisi c. considera ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] necessità. Imitando Leibniz, Laplace poteva infatti enunciare il suo celebre atto di fede nel determinismo 'lungo' mutano di significato al mutare del contesto) sembra ormai preferito il criteriodi affidarsi a una 'giuria' (panel) di esperti, così ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...