PEANO, Camillo
Stefano Sepe
PEANO, Camillo. – Nacque a Saluzzo (Cuneo) il 5 giugno 1863 da Carlo e da Luigia Ramusatti.
Il padre Carlo, medico, apparteneva a una famiglia dedita alle professioni liberali, [...] nell’ufficio di gabinetto del presidente del consiglio e ministro dell’Interno. Lo stretto rapporto di amicizia con Giolitti governo, la Corte avrebbe sempre operato «al disopra di ogni criterio di parte» e nel contempo sarebbe stata sicura «alleata» ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] un lato andava assumendo posizioni autonome in ordine al rapporto fra sociologia e materialismo storico (Roberto Ardigò, la 1959], 2, pp. 173 ss.; per la critica delcriterio di effettività come fondamento dell'ordinamento giuridico si veda Il ...
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POGGI, Girolamo
Daniele Edigati
POGGI, Girolamo. – Nato a Firenze l’11 agosto 1803 da Pietro, avvocato, e da Anna Mazzoni, fu fratello maggiore di Enrico, futuro ministro del governo provvisorio toscano.
Studiò [...] della fissazione di un criterio di competenza generale che non da precetti astratti) e in rapporto sistemico con il complesso delle regole relative il granduca lo nominò a tale carica il 23 gennaio del 1834.
Nel 1836 Poggi fu costretto a chiedere un ...
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GRIPPO, Pasquale
Giulia Caravale
Nacque a Potenza il 12 dic. 1845 da Gerardo e Angela Biscione. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli, si laureò a soli 17 anni (Cilibrizzi) [...] cui sottolineava l'importanza della revisione penale negli ordinamenti del passato e in quelli di altri paesi europei. Una giudiziario in rapporto alla costituzione penale disciplinare e proponeva, come criterio per attribuire al primo le azioni ...
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DI CARLO, Eugenio
Maria Cristina Laurenti
Nacque a Palermo il 21 genn. 1882, da Salvatore e da Rosa Caravella.
Laureato in filosofia, iniziò l'insegnamento all'università di Camerino come titolare della [...] la parte positiva sul concetto stesso di giustizia, il rapporto ad alterum, l'eguaglianza di trattamento, l'attribuzione a disposizioni" (ibid., p. 38), il filosofo del diritto, potendo usufruire di criteri di valutazione, agisce e opera là dove il ...
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MARTIGNONI, Ignazio
Alessandro Arbo
– Nacque a Como il 15 giugno 1757, dal nobile Giulio e da Fulvia de’ marchesi Millo di Casale Monferrato.
Allievo dal 1767 al 1775 del locale collegio Gallio retto [...] armonia, concepita in base al criterio classicista della varietà ricondotta all’unità. Tale criterio è assunto a partire da animo, e nel convenevole rapporto de’ mezzi col fine propostosi» (ibid., pp. 50 s.).
Se propria del bello è considerata dal M ...
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FERRARA, Francesco
Paolo Camponeschi
Figlio di Francesco e di Giuseppina Lo Faro, nacque l'8 febbr. 1908 a Perugia, dove il padre era professore di diritto civile presso l'università. S'iscrisse alla [...] di Firenze.
L'indagine parte qui dalla critica delcriterio distintivo tra diritto materiale e processo sotto il profilo consistenti non in una mera aggregazione, ma in un rapporto complesso di elementi eterogenei tra loro per un medesimo scopo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...