AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] di Cremona, l'A. si mettesse decisamente su una linea che significava, in sostanza, una continuazione dello spirito di CristoforoMantegazza, anche se il modo di porgere queste forme ha richiamato ancora, e giustamente, ad esempi toscani: così nei ...
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ANGELO di Giovanni da Verona
Edoardo Arslan
Di origine bergamasca, nato nel 1437 circa, è iscritto nel 1464 alla fraglia vicentina dei muratori e scalpellini; e il 6 novembre è presente a uno strumento [...] comparse nella Val Padana (senza necessariamente postulare sempre dei contatti col nostro artista); come la prima attività di CristoforoMantegazza, dell'Amadeo e di Antonio Rizzo nella Certosa di Pavia (nel settimo decennio); il mortorio di Niccolò ...
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Scultori lombardi, fratelli, operosi nell'ultimo quarto del sec. 15º alla Certosa di Pavia, dove il loro nome ricorre frequentemente nei documenti. Nel 1473 furono incaricati dei lavori alla facciata, che poi abbandonarono dopo circa un anno a G. A. Amadeo. Si può assegnare loro quel gruppo di sculture della parte inferiore della facciata, diverse da quelle di Amadeo, rappresentanti profeti e apostoli, ...
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MANTEGAZZA
Vito Zani
Famiglia di artisti milanesi prevalentemente attestati nella seconda metà del Quattrocento a Pavia e Milano. Il gruppo familiare meglio noto dai documenti è quello composto da quattro [...] il favore di cui godevano presso la corte ducale di Milano.
Cristoforo, il maggiore, nacque intorno al 1429: nell'atto di morte una affidata ad Amadeo e l'altra ai fratelli Mantegazza. Nel novembre 1476 venivano incaricati nella certosa quattro ...
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MANTEGAZZA, Filippo (detto il Cassano)
Sara Centi
Nacque, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, a Cassano d'Adda, presso Milano, come suggerirebbe il suo soprannome, adottato successivamente [...] degli incunaboli [=IGI], 7261); Pietro Giustino Filelfo per Francesco Filelfo (1494) e Agostino Maria Conago per Cristoforo Landino (1494). Il M. intrattenne anche rapporti di collaborazione con altri tipografi cittadini: lavorò in società con ...
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CRISTOFORO di Beltramo (C da Conigo)
Alda Guarnaschelli
Originario di Conigo, frazione di Binasco (in provincia di Milano), lo troviamo operoso nel duomo di Milano dalla primavera dell'anno 1394 (Annali..., [...] forse perduti o forse solo ignorati, dell'unica opera certa di Cristoforo.
Fonti e Bibl.: Annali della Fabbrica dei Duomo di Milano, 37 s.; M. G. Albertini Ottolenghi, Per i Mantegazza: note sui capitelli pensili dei chiostri della certosa di Pavia, ...
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GRASSI, Giovannino de'
Marco Rossi
Non si ha alcuna notizia certa per stabilire la sua data di nascita; i documenti attestano che era figlio di Guglielmo e abitava a Milano, prima nella parrocchia di [...] sormontate da una fascia con gli stemmi dei Visconti e dei Mantegazza, sono dipinte immagini di animali direttamente derivate dal Taccuino e Giorgio che uccide il drago e il S. Cristoforo, inseriti con grande naturalezza entro lo strettissimo spazio ...
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BRIOSCO (da Briosco, Brioschi), Benedetto
Claudia Mandelli
Figlio di un Ardigolo, è il rappresentante principale di una famiglia di scultori originaria di Briosco, a nordest di Milano. Erroneamente [...] s., 76; 165, 169, 189, 193 (per Francesco); 88, 165 (Cristoforo); Appendice, II(1885), p. 229 (anche per Francesco); F. Calvi, Milano); G. A. Dell'Acqua, Problemi di scultura lombarda: Mantegazza e Amadeo, in Proporzioni, III (1950), pp. 133 s., ...
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FONDULI (De Fondulis, De Fondutis, Fondulo), Agostino
Maria Verga Bandirali
Figlio di Giovanni, nacque a Crema, intorno alla metà del XV secolo.
In un documento del 1502 (Baroni, 1940) il F è definito [...] 1957) o il gruppo della Vergine tra i ss. Cristoforo e Vincenzo del Museo civico di Vicenza, città dove Arch. stor. lombardo, LXXVI (1949), pp. 238-240; E. Arslan, I Mantegazza e il De Fondulis, l'Amadeo, in Storia di Milano, VII, Milano 1956, ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] di Giovanni da Legnano, avo dell'editore, stampato nel 1487 da Cristoforo de' Cani, e di una serie di trattati di contenuto iconografico. Per opere di carattere divulgativo ricorrono a F. Mantegazza, A. Pelizzoni, A. Minuziano, ai quali affidano ...
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