CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] contro le influenze francesi e tedesche. L'ambiente fiorentino in cui crebbe e il grande modello di Manzoni biografici e di aneddoti su personaggi noti e meno noti, da Cristoforo Colombo a Rossini sino alle Biografie e macchiette in punta di ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] e Facino (Bonifacio) e con il fratellastro Giovanni Cristoforo. Egli avrebbe goduto da solo della metà degli F. Sansovino, F. Baldelli, R. Nannini, T. Porcacchi da Castiglion Fiorentino, O. Toscanella, F. Turchi, Alfonso de Ulloa. Tutti costoro erano ...
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PINELLI
Alessia Giachery
– Capostipite della famiglia Pinelli, che per quasi due secoli ricoprì la funzione di stampatore ducale della Repubblica di Venezia, fu Antonio I nato circa nel 1571 da Giovanni [...] tipografici e anche copie di alcune edizioni invendute del padre Cristoforo Zanetti, morto nel 1582. La tipografia si dotò Breviario romano da spedire a Madrid via Alicante per conto del fiorentino Alessandro Fontana (ibid., reg. 4990, c. 266).
Fu ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] e il G.), scelsero l'arte tipografica; da Filippo derivò il ramo fiorentino, mentre il G. fu il capostipite del ramo veneziano.
Morto il ). Nel 1501 il G. pubblicò, per i tipi di Cristoforo de Pensis, il Dittamondo di Fazio degli Uberti, stampato per ...
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GIUNTI (Giunta), Bernardo
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Filippo il Vecchio e da Lucrezia di Benedetto di Michele di Zanobi, il 12 nov. 1478. Già dal 1503 è sporadicamente attestato come assistente [...] stamparono un'altra opera del Politi e una di Cristoforo Marcello, arcivescovo di Corfù, sempre contro Lutero. In del dolce stil novo. In questi anni dell'ultima Repubblica fiorentina, l'officina sembra oscillare tra gusti contrastanti del pubblico: ...
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DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] col tipografo parmense Gian Giacomo Pasotti e col finanziamento del fiorentino Giacomo Giunta. Tra il 1526 e il 1527 il di Cravaliz e altri. Per la stampa delle Messe di Cristoforo Morales del 1544 si conoscono due convenzioni stipulate tra autore ed ...
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MANTEGAZZA, Filippo (detto il Cassano)
Sara Centi
Nacque, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, a Cassano d'Adda, presso Milano, come suggerirebbe il suo soprannome, adottato successivamente [...] Francesco Filelfo (1494) e Agostino Maria Conago per Cristoforo Landino (1494). Il M. intrattenne anche rapporti di stampa musicale a Milano (Sartori); le Rime del poeta fiorentino Bernardo Bellincioni (1493) con la famosa xilografia raffigurante il ...
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FILIPPO di Pietro
Mario Infelise
Nato presumibilmente nella prima metà del sec. XV, da Pietro, fu attivo a Venezia come tipografo tra il 1472 e il 1482.
Incerte sono le notizie sulle sue origini; fu [...] verso un pubblico costituito non solo da dotti è la Historia naturale di Plinio, tradotta in volgare dall'umanista fiorentinoCristoforo Landino. Pure in volgare fu un'opera di tutt'altro genere, ma non per questo meno rilevante: gli Statuti ...
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