Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] sociale, i valori morali, la pace e la libertà».
Molto più incisive le parole rivolte agli ebrei:
«La Chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] espressione faceva appello alla cosiddetta "comunicazione degli idiomi", cioè al fatto che fosse possibile attribuire all'unica persona di Cristo ciò che si diceva per l'una e per l'altra delle nature. Tale espressione era ritenuta una soluzione in ...
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FELICE I, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo la breve notizia del Liber pontificalis (I, p. 158), F. era romano e figlio di un Costanzo. Fu vescovo di Roma dopo Dionigi, come attesta anche Eusebio (Historia [...] testo, perduto, è sopravvissuta una breve professione di fede preceduta dall'intestazione citata nella quale si afferma tra l'altro che Gesù Cristo è "il Figlio eterno di Dio e Logos e non un uomo assunto da Dio". Citata due volte da Cirillo di ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] anche sfociare nel ricorso alla morte volontaria per digiuno, l'endura.
I catari si consideravano l'unica e vera Chiesa di Cristo, in contrasto con quella di Roma, che ne era invece la falsificazione e il tradimento. Si dividevano in due classi ...
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ALESSANDRO III, papa
Paolo Brezzi
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; invece [...] nel Corpus iuris alcuni dei pareri che aveva espresso nelle Sententiae, ma anche che condannò alcuni errori (sull'unione ipostatica di Cristo) che in esse aveva sostenuto. La data di composizione di tali opere oscilla tra il 1142 ed il 1148.
Dopo ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Dio. Potere spirituale e potere secolare in Occidente, Bologna 2009. Un utilizzo di questo schema si ha in G. Baget Bozzo, Il partito cristiano al potere. La DC di De Gasperi e di Dossetti 1945/1954, Firenze 1974, pp. 14-24.
12 M. Scattola, Teologia ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] va anche messa in relazione con l'arrivo a Roma, nel 1465, del carmelitano inglese John Milverston, che difese la povertà di Cristo e che per le sue affermazioni fu rinchiuso in Castel S. Angelo fino al 1466. Le cronache romane ricordano l'arrivo a ...
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NICCOLÒ III
Franca Allegrezza
Giangaetano (Giovanni Gaetano) Orsini nacque a Roma, tra il 1212 e il 1216, da Matteo Rosso di Giangaetano e Perna Caetani. Figlio secondogenito della coppia, era stato [...] però, l'offerente, genuflesso, figura alto quasi quanto i santi martiri che lo affiancano e di poco inferiore al Cristo seduto: di fronte a Cristo, come di fronte agli uomini, N. si vuole rappresentato non come un successore di Pietro, ma come Pietro ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] e l'altra de' 5 apr. 1844 sul giudizio avuto di Gesù Cristo innanzi a Caifasso e innanzi a Pilato, ibid. 1844), sia che affrontasse ribadisce il concetto della santità e dell'innocenza di Cristo nel processo cui fu sottoposto dal sinedrio ebraico e ...
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eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] dei pagani – da quella di coloro che l’hanno ricevuta – l’infedeltà degli eretici ‒ i quali, pur professando la fede di Cristo, «ne corrompono dei dogmi». Da Tommaso deriva la definizione di e. poi formulata dai teologi, quale «dottrina che si oppone ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...