Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] legge fissa la condotta di vita del re, per il tiranno invece è la sua condotta che fa legge»)70.
Il pensiero cristiano, che da quello biblico ereditava una visione trascendente del potere regale («Mosè è Legge vivente»71), d’altra parte, non esitava ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] B., Città del Vaticano 1989, pp. 381-396; Id., L’organizzazione dei tituli nello spazio urbano, in Christiana Loca, Lo spazio cristiano nella Roma del primo millennio, a cura di L. Pani Ermini, Roma 2000, pp. 123-129.
77 Le Liber Pontificalis, cit ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] la rivalutazione dei valori etici del vivere civile, verso una fratellanza che per noi non può avere altro fondamento che quello cristiano»42. Si trattò di una decisione non condivisa da molti esponenti del partito, a cominciare da Sturzo e Meda, che ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] bizantino ed il terreno propizio a quei ripetuti tentativi di riordinare stabilmente l'Occidente europeo in un nuovo Impero cristiano ispirato all'universalismo della Chiesa di Roma, che furono tra i caratteri più salienti del Medio Evo dal sec ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] del matrimonio. E F. dovrebbe pure - come l'esorta il 27 dicembre Ferrante - rammentare al papa che quello del vicario di Cristo è un ministero di pace. Accolto, il 10 genn. 1493, con esibito fasto dal card. Giuliano Della Rovere a Ostia - ove ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] avrebbe la responsabilità del benessere dell’Impero, che necessita dunque dell’appoggio degli dei tradizionali, ma anche del Dio cristiano (e di quello giudaico).
Tra i vari elementi in comune va infine ricordata anche la presenza, presso certe élite ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] di una lunga tradizione paternalistica specificamente romana e che aveva reso un dovere politico-sacrale per il vicario di Cristo quello di fissare un peso della pagnotta accettabile anche nei tempi più difficili. In termini più puntuali, costituiva ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] a scrivere della "bontà del catolico" F. collo stesso "fervore che forse un di... sarò visto predicare il nome di ... Cristo". Si limitò a piangere - nelle sue lettere del novembre e del dicembre - "il fresco andar sotterra del magnanimo duca di ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] edifici di culto precedenti; la narrazione prende infatti le mosse dal racconto dell’occultamento della zona del sepolcro di Cristo da parte dei pagani, i quali vi edificarono un tempio in onore della ‘lussuriosa’ Afrodite. Questo rimase intatto fino ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] gennaio 1218). Nel ciclo musivo è compresa l'immagine di O., il quale, genuflesso ed in scala ridottissima, offre l'opera al Cristo giudice, assiso in trono.
Quanto al governo dello Stato della Chiesa, è stato notato come, nonostante l'azione del suo ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...