Cronista irlandese (n. 1028 - m. Magonza 1082 circa); monaco (il suo nome di battesimo era Moelbrighte) a Colonia, poi a Fulda e infine a Magonza, scrisse una Cronaca dalla nascita di Cristo ai suoi giorni. ...
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Arte
Nell’iconografia cristiana, con la locuzione in m. si indica la figura sacra, vista frontalmente, seduta in trono, recante gli attributi della sua potenza, secondo un motivo costituitosi per Cristo [...] fin dal 4° sec. M. della Vergine (o semplicemente m.) L’immagine rappresentante la Vergine in trono con il Bambino, circondata da una corte di angeli e santi; diffuse particolarmente in Toscana nei sec. ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] del Logos con il Padre nella Trinità divina? E qual è il rapporto tra l’umano e il divino nell’unico Cristo? Proprio Celso, estremo portavoce degli Antonini, aveva lucidamente formulato il noto dilemma: «O davvero Dio si muta in un corpo mortale ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] e altrove, una dottrina che deprimeva la dignità divina di Cristo, rispetto a quella somma di Dio Padre, in modo tutte le cose visibili e invisibili. E in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio generato dal Padre unigenito, cioè dalla sostanza ...
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Storico (Opava fine sec. 12º - Bologna 1278); domenicano, visse a lungo a Praga e a Roma; fu creato vescovo di Gniezno da Niccolò III. Ha lasciato una cronaca universale dalla nascita di Cristo al 1247 [...] (Chronicon summorum pontificum imperatorumque de septem aetatibus mundi), ben ordinata e che ebbe larga diffusione. Leggende, come quelle della papessa Giovanna e altre, ebbero credito nel Medioevo proprio ...
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Abbreviazione del lat. Anno Domini («nell’anno del Signore») usata nelle indicazioni di data, spec. in epigrafi, lapidi, ecc. Nei paesi anglosassoni è di uso corrente al posto del nostro d.C. (= dopo Cristo). ...
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Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica [...] in pieno scisma, Urbano VI volle fissare il ciclo del g. ogni 33 anni, in ricordo del numero degli anni della vita di Cristo, e indisse per il 1390 un giubileo che fu celebrato da Bonifacio IX. Nel 1400, tuttavia, Bonifacio IX confermò il perdono del ...
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(gr. Τύπος) Editto emanato nel 648 dall’imperatore bizantino Costante per far cessare i contrasti sollevati dalla dottrina monotelitica e dalla pubblicazione dell’Ectesi di Eraclio II, proibendo ogni [...] ulteriore discussione intorno all’esistenza, in Cristo, dopo l’incarnazione, di una o due ‘volontà’. ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] fede come essere di Dio per l'uomo e dell'uomo per Dio è per L. fides Christi, nel senso che è l'opera di Cristo nell'uomo: mentre infatti la Legge rivela all'uomo il suo peccato e il castigo di Dio e lo conduce alla superbia di volersi giustificare ...
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Moglie di Chusa, procuratore del tetrarca Erode Antipa; guarita da Gesù, lo seguì durante la predicazione in Galilea; fu tra le donne che, la mattina della Resurrezione, si recarono al sepolcro, per imbalsamare [...] il corpo di Cristo (Luca 8, 3; 24, 10). ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...