Teologo (Germanicia, od. Maraş, ultimo quarto del sec. 4º - Grande Oasi di el-Khārga 451). Le sue dottrine furono condannate dal concilio di Efeso nel 431. N. diede il nome all'eresia nestoriana o nestorianismo, [...] Oasi, scrisse in sua difesa il Libro di Eraclide .
Opere e pensiero
N. fu accusato di sostenere l'esistenza, in Gesù Cristo, oltre che di «due nature», di «due persone». In realtà tanto Teodoro di Mopsuestia (vero autore della dottrina) quanto N ...
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Nel linguaggio religioso, persona posseduta da uno spirito maligno, che entra in essa e ne determina le parole e gli atti.
Di i. si parla spesso nel Nuovo Testamento, dove l’intervento del demonio è in [...] relazione al tentativo di ostacolare la missione di Cristo e l’avvento del Regno di Dio. La credenza nel potere malefico del diavolo è rimasta viva nel cristianesimo antico e medievale e la Chiesa istituì una classe di ministri superiori con l’ ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] o quando si tratta di illustrare la giustizia e la misericordia di Dio, appunto uno dei temi centrali del Beneficio di Cristo. Il successo del libro non fu trascurabile, e un editore parigino la ristampò nel 1546, integrando il testo con quello della ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] desunta dalla sua opera, rappresentante l'albero santo, formato da 12 rami, i 4 più bassi riferentisi all'origine e vita di Cristo, i secondi 4 alla sua passione, gli ultimi 4 alla sua glorificazione, e portanti ognuno un frutto il quale è una ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] unità ideale: resa vacante la carica di superiore generale, la Comunità dei Fratelli decide di eleggere come proprio capo Gesù Cristo (1741). Ma durante il soggiorno dello Z. in America furono avviati e in parte conclusi accordi per l'autonomia delle ...
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Mistico polacco (Antoszwińcie, Vilnius, 1799 - Zurigo 1878). Il suo nome è legato al moto religioso Opera di Dio, con il quale egli annunciò (1840) ai compatrioti l'avvento di un'epoca nuova, cui corrispondeva [...] un rinnovato dovere religioso, l'adempimento cioè della parola del Cristo in ogni manifestazione della vita; non le rivoluzioni ma l'intima rigenerazione di individui e di popoli poteva suscitare la forza spirituale che avrebbe liberato la patria ...
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Magnetizzatore (Candolim, Gôa, 1756 circa - Parigi 1819). Prese gli ordini religiosi a Roma; partecipò alla Rivoluzione francese. Datosi a studî sul magnetismo animale, praticò quest'arte acquistando notevole [...] rinomanza, e introducendo, forse per primo, tecniche suggestive. A. Dumas ne fece un personaggio di Le comte de Monte-Cristo. ...
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Teologo brasiliano (n. Concordia, Santa Catarina, 1938); francescano, sacerdote dal 1964, è tra i principali esponenti della teologia della liberazione. La sua interpretazione della Chiesa gerarchica ha [...] . Nel 1992 ha lasciato l'ordine francescano e il sacerdozio. Tra le opere: Jesus Cristo libertador (1972); Teologia da libertação e do cativeiro (1976); Paixão de Cristo, paixão do mundo (1977); O rosto materno de Deus (1979); Igreja: carisma e poder ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] che valga a stringere le menti e i cuori, mentre essa sola può in verità, col mirabile accordo della fede e dell’amore di Cristo, far suo il motto di Fides et amor. Le sette protestanti, e molto più la metodista, la valdese e le altre che diffondono ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] dal re nella maniera più grave e severa: la qual cosa non vedo da quale testimonianza divina tu l’abbia potuta trarre. Di certo Cristo trasmise il potere di legare e sciogliere non ai re, ma agli apostoli […]. Ed è notissimo che i vescovi, e non i re ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...