Iniziali dell’iscrizione Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum «Gesù Nazareno Re dei Giudei», che, secondo i Vangeli, fu fatta mettere da Pilato, per dispregio, sulla croce di Cristo, in tre lingue (ebraico, greco, [...] latino) ...
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Supposto nome di un funzionario romano in Giudea cui fu attribuito un apocrifo (pubbl. come Epistula Lentuli ad Romanos de Christo Jesu) che descrive la straordinaria bellezza di Cristo. L'Epistula Lentuli [...] Giudaiche di Giuseppe Flavio ove si parla di Gesù e dei Cristiani). Già L. Valla ne denunciava il carattere apocrifo. Dall'Epistula Lentuli dipendono numerosi "ritratti" di Cristo, eseguiti soprattutto da pittori del Nord nel 15º e nel 16º secolo. ...
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Agostiniano e scrittore (S. Eulalia, Toledo, 1550 circa - Madrid 1621). Fu notissimo predicatore; scrisse sermoni, il Tratado del amor de Dios (1592) e La vida de Cristo Señor nuestro (1596), notevoli [...] per qualità stilistiche ...
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Nel Vangelo il titolo d. del Signore designa spesso gli Apostoli e, negli Atti, tutti i credenti in genere. In senso più stretto indica tutti quei seguaci di Gesù Cristo che, pur non facendo parte del [...] Apostoli, erano più o meno in intimità con lui e lo seguivano; il loro numero è 70 o 72. D. di Cristo Denominazione di una setta riformata derivata dai battisti, diffusa negli USA e in Inghilterra; impone ai suoi adepti il battesimo per immersione ...
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Ecclesiastico (Verona 1777 - ivi 1853); sacerdote dal 1800, promotore di scuole popolari, formatore del clero, predicatore, fondò (1816) la congregazione delle Sacre Stimmate di N. S. Gesù Cristo. Canonizzato [...] nel 1989. Festa, 12 giugno ...
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Visionaria (Gettisham, Devonshire, 1750 - Londra 1814); dapprima metodista, iniziò poi una predicazione personale presentandosi come profetessa e annunciandosi come colei che avrebbe dato al mondo un nuovo [...] Cristo. Scrisse libri di visioni e profezie: ebbe seguaci (southcottiani, sabbatariani, neoisraeliti). ...
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Deista inglese (Northampton 1669 - Londra 1731). Famoso per l'interpretazione allegorica del Vecchio Testamento, e per le spiegazioni puramente naturali e allegoriche della nascita e resurrezione di Cristo [...] e dei miracoli evangelici. Fu per questo allontanato dall'insegnamento e imprigionato, fino alla morte. Tra le sue opere: The old apology for the Christian religion revived (1705); The exact fitness of ...
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teandrico Nel linguaggio teologico (soprattutto della patristica greca posteriore allo Pseudo-Dionigi, che creò forse per primo l’espressione ϑεανδρικὴ ἐνέργεια), aggettivo usato per indicare il carattere [...] divino-umano delle operazioni del Cristo. Il teandrismo è la dottrina teologica relativa alle operazioni teandriche del Cristo. ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] e tessuti preziosi, baldacchino dorato, cavallo bianco, servi e soldati), ma ciò non gli nocque per adempiere al mandato di Cristo di pascere il suo gregge. Quando dunque Eugenio se ne avvale sappia di essere con ciò successore non del primo papa ma ...
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Terzo dei successori di s. Pietro (m. 97), fu eletto papa nell'88. Quasi certamente giudeo-ellenistico, è noto soprattutto per un'epistola anonima indirizzata dalla "Chiesa di Cristo peregrinante in Roma" [...] alla Chiesa di Corinto, che una tradizione testimoniata dalla seconda metà del sec. 2º attribuisce a lui. Nella lettera l'autore polemizza aspramente contro talune tendenze antigerarchiche insorte nella ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...