Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] volte in su questo pensato
perch' e' sapeva c' v'è misterio sotto,
e finalmente or l' avìa ritrovato:
cioè che Cristo a Maddalena apparve
in ortolan, che buon sazio gli parve.
Anche questo scherzo manca nella nostra raccolta; come ne mancano alcuni ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e sentenziato quale prodotto da «quell’ignoranza che l’uomo assume e perde a suo piacere», ma da quella per cui Cristo in croce pregò: «Pater, dimitte illis, non enim sciunt quid faciunt».
Tanto per non uscir dai termini, che cosa accadrebbe ove ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] sua individualità poetica, della sua forza d'exemplum, è figura del suo celebratore. L'identificazione di Beatrice con Cristo, la sua unicità cristologica non fa che confermare, grazie anche al parallelo Giovanni-Cavalcanti, l'unicità dell'esempio ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] due erri» (XIX, 139, 1). Perfino il racconto evangelico diventa materia proverbiale: «E' pareva ogni volta che mugghiava, Quando Cristo- Quem quaeritis? - diceva» (VII, 42, 1-2).
Una genuina vocazione guida il Pulci sulla via di una popolarità per ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] alle bell'opre intento". Tanto più che la stessa guerra santa contro l'infedele che occupa il sepolcro di Cristo, più volte invocata a correzione e incitamento dei principi poco solleciti, difficilmente avrebbe potuto ispirare versi diversi da quelli ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] la forma tragica sia sotto il profilo critico sia sotto quello creativo (in gioventù aveva scritto una Tragedia di Cristo e un Sant'Atanasio, entrambe perdute).
Nonostante i loro limiti e le evidenti carenze poetiche, le tragedie interessano per ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] l'affermazione che il mondo smarrito dietro l'errore deve sapere che la "soave libertà" "figlia de la Croce" in quanto col Cristo la "condusse in terra / quando affrancò il suo codice d'amore / gli schiavi de la pace e de la guerra" - va ricercata ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] Bacchus («Inno o Lode a Bacco», 1614), Nederduytsche poemata («Poemi nederlandesi», 1616) e Lofsanck van Jesus Christus («Lode a Gesù Cristo», 1616) volle usare la lingua nazionale, come aveva già fatto J. van Hout (16° sec.), uno tra i primi autori ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] E degna, perciò, di «odio universale»; «ha causato la maggior deformazione che sia mai stata da che vive il nome cristiano». Ha vinto la curia intrigante e famelica. Il papa ne esce signore assoluto: spossessati di ogni autonomia i vescovi e - peggio ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] era dottrina "peripatetica" abbastanza comune, intorno al trentacinquesimo anno. (E lo conferma anche l'età della morte di Cristo, nel suo trentaquattresimo anno, dunque proprio sul culmine della vita e prima del suo «decrescere»). La distinzione tra ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...