Pittore (Sassuolo 1577 - Bologna 1660). Fu influenzato prima da L. Carracci, poi dai maestri veneziani (Natività e Adorazione dei Magi, 1612-13, in S. Paolo a Bologna). Parimenti d'influsso veneto è la [...] pala con La Madonna e i ss. Alò e Petronio nella Pinacoteca di Bologna (1614). Altre sue opere notevoli sono il Battesimo di Cristo (Modena, S. Pietro) e il Miracolo della Cena (Bologna, S. Salvatore). ...
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Nome di vari santi e beati fra i quali:
1. Bertoldo di Engelberg, beato. - Terzo abate di Engelberg nel 1178 (m. 1197), difese gl'interessi del monastero, per cui ottenne bolle da Lucio III (1184) e Celestino [...] III (1191); combattè in un'Apologia (in cui si tratta della questione dei giusti morti prima di Cristo) gli errori di Burcardo abate diS. Giovanni della Thurtal. Importante anche la sua attività di copista e, dopo l'elezione ad abate, la cura rivolta ...
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Poeta (n. Siviglia 1468 circa - m. 1520 circa), detto el Cartujano dal monastero della Cartuja (Certosa) di Santa María de las Cuevas di Siviglia, dove fu professo. Dopo Juan de Mena, è il maggiore fra [...] gli imitatori spagnoli della Commedia di Dante. Scrisse un poema sulla vita di Gesù, Retablo de la vida de Cristo (1500), di piacevole semplicità e chiarezza, e un poema allegorico pure di imitazione dantesca, Los doce triumphos de los doce Apóstoles ...
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Pittore fiammingo (Hemiksem 1500 circa - Haarlem dopo il 1563); fu riconosciuto maestro nel 1524, e tra il 1528 e il 1535 visitò l'Italia. Il suo stile richiama specialmente Q. Massys e J. Gossaert e prelude [...] ad A. Bueckelaer. Fra le opere principali sono il Figliol prodigo (1536, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts); il Cristo che scaccia i mercanti (1536, Nancy, Musées des beaux-arts); Vocazione di s. Matteo (Monaco, Alte Pinakothek). H. appartiene ...
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D'ENRICO, Giovanni
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), nacque probabilmente a Riale di Alagna Valsesia (Vercelli), intorno al 1559. [...] . Anche la cappella di Pilato che si lava le mani (XXXIV, statue del D., affreschi di Antonio) e quella della Cattura di Cristo (XXIII, statue del D., affreschi del fratello Melchiorre) erano ormai in corso d'opera, il che equivale a dire che i tre ...
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Pittore modenese (notizie dal 1349 al 1393), attivo anche a Ferrara. Il polittico firmato con l'Incoronazione della Vergine (1384-85, Modena, duomo) mostra chiare assonanze con Tommaso da Modena e con [...] lui attribuite: Trionfo di s. Agostino (Ferrara, pinacoteca; affresco staccato dalla chiesa S. Andrea); trittico con Storie di Cristo (Piacenza, Museo Arcivescovile). n Il figlio Paolo (n. 1350 circa), domenicano, firmò una tavola con la Madonna con ...
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Pittore (Verona 1555 - Venezia dopo il 1602). Dopo un probabile alunnato presso la bottega di P. Veronese, nel 1570 collaborò con B. Caliari alla decorazione del Vescovado di Treviso e nel 1575 dipinse [...] dalle fonti) per la chiesa di S. Francesco della Vigna. Attivo prevalentemente nel Veneto, nel 1581 firmò il Battesimo di Cristo nel santuario della Madonna di Lendinara, ancora vicino ai modi del Veronese, e nel 1590 il Martirio dei santi Fermo e ...
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Pittore (Cremona 1591 - Roma 1661). Allievo di G. B. Trotti, completò la sua formazione a Mantova presso D. Fetti e a Roma (1629): qui conobbe D. Velázquez, del quale, durante il suo secondo soggiorno [...] ), divenne anche collaboratore (Ritratto del maggiordomo di Innocenzo X, coll. priv.). Eseguì ritratti e opere di soggetto sacro: Cristo risana il cieco (Cremona, Museo Civico); Adorazione dei Magi (1641, Certosa di Pavia); La Madonna e un angelo ...
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Nome umanistico del pittore Jan van der Straet (Bruges 1523 - Firenze 1605); allievo di M. Frank e, ad Anversa, di P. Aertsen, partì (1545) per l'Italia e a Firenze strinse amicizia con G. Vasari e collaborò [...] con lui in Palazzo Vecchio (1657-70). Risentì di Vasari e F. Salviati (Crocifissione, 1569, Ss. Annunziata; Battesimo di Cristo, 1572, S. Maria Novella; affreschi e dipinti, 1585-86, palazzo Della Gherardesca), eseguì inoltre cartoni per arazzi e ...
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Teologo e canonista (n. 1320 circa - m. Heidelberg 1390); nel 1359 procuratore della nazione germanica allo Studio di Bologna, dal 1386 cancelliere dell'univ. di Heidelberg - cui lasciò la sua biblioteca [...] de congregando concilio tempore schismatis e l'Epistola concordiae, con l'enunciazione coerente della teoria conciliare: capo della Chiesa è Cristo e non il papa, e l'Ecclesia universalis può essere rappresentata, quando occorra, dal Concilio. ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...