Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] , in casi specifici, per la cresima; ministri del matrimonio sono gli stessi sposi. Per il battesimo in pericolo di morte, non solo ogni cristiano, ma chiunque abbia la debita intenzione di dare il battesimo, può, e in certi casi deve, conferirlo.
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religione V. di Cristo (lat. Vicarius Christi) Titolo che cominciò a essere assunto del papa, con coscienza del significato dottrinario in esso implicito, nella situazione di crisi dei rapporti tra papato [...] (11°-12° sec.). In virtù della vicaria diretta di Cristo, a differenza di quella mediata contenuta nel titolo di vicarius funzionario che teneva le veci di un governatore provinciale morto o lontano. Nella riforma dioclezianea dell’Impero il titolo ...
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d' Teologo sassone (n. in Sassonia 805 circa - m. 868 circa). Sostenitore della teoria della doppia predestinazione, secondo la quale buoni e cattivi sono destinati nella prescienza divina alla salvezza [...] che Dio, predestinando alla dannazione, non predestina al peccato; e in un trattarello, Pitacium, sostenne, conseguentemente, che Cristo non è morto per la liberazione di tutti. A queste tesi rispose Incmaro nell'opuscolo (perduto) Ad reclusos et ...
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Congregazione religiosa (Congregazione della Risurrezione di Nostro Signor Gesù Cristo) fondata a Parigi nel 1836 dai tre emigrati polacchi Bogdan Jański, Piotr Semeneńko e Hieronim Kajsiewicz, per l’apostolato [...] religioso tra i compagni d’esilio. Morto Jański ancora laico (1840), gli altri due divennero sacerdoti a Roma nel 1842, il giorno di Pasqua (di qui il nome dato alla congregazione). ...
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LITURGIA (XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215; III, 1, p. 997)
Ferdinando Dell'Oro
Nel solco del movimento liturgico s'inserisce la riforma liturgica che Pio XII aveva avviato con la creazione di una commissione [...] : la liturgia è azione di tutta la Chiesa, cioè del Cristo-capo e della Chiesa-comunità locale organicamente unita al suo vescovo. generali) l'edizione degli Ordines Romani di M. Andrieu (morto nel 1956) con la pubblicazione dell'Ordo L, più ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] concludono nel pentimento e nel sentimento di colpa. Così il morto diviene più potente di quanto non lo fosse in vita e dello stesso Dio, secondo il tema squisitamente biblico e cristiano della rivelazione (Manuale di storia comparata delle religioni, ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] vero messia con il nome di Gesù-Matsua, e alla sua morte la gente ne attese la resurrezione e il ritorno come guida spirituale alla fine dei tempi in Occidente, e annuncia che come Cristo sarà ucciso e resusciterà per inaugurare la nuova era del mondo ...
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TEOLOGIA
Jean Galot
Valdo Vinay
. Teologia cattolica (XXXIII, p. 527). - Il periodo che va dal 1960 al 1975 è stato profondamente segnato - per la t. cattolica - dai lavori del Concilio Vaticano II [...] che patisce e muore. La fede cristiana invece sostiene che Dio ha sofferto nella passione di Gesù, Dio è morto sulla croce di Cristo e questo perché vivessimo e risorgessimo nel futuro". Dio e sofferenza non sono contraddittori come per il teismo e ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] nella traduzione volgare. Presto numerosi seguaci (i "Poveri di Cristo" o Poveri di "Lione") si strinsero intorno a lui validità della Messa; rifiutavano il culto dei santi e dei morti; non ammettevano la comunione dei santi, né il Purgatorio. ...
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PRETI OPERAI (fr. prêtres ouvriers)
Giorgio S. J. JARLOT
Denominazione dei sacerdoti cattolici datisi in Francia, dopo la seconda guerra mondiale, all'apostolato cattolico tra gli operai attraverso un [...] ouvrier en Allemagne, e le lettere del p. V. Dillard, morto a Dachau, informavano sulla loro esperienza: la scoperta del lavoro operaia della nostra vita, non si dà più incarnazione del Cristo nel mondo operaio. Se non siamo esigenti in merito alla ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...