Prelato (Torino 1668 - Macao 1710); di antica e nobile famiglia savoiarda, fu patriarca di Antiochia (1701), poi legato a latere in Cina (1702) per dirimere i dissensi sorti tra i missionarî circa i riti [...] e forse anche per impedire che la troppa condiscendenza alle usanze locali corrompesse la predicazione e il culto cristiano. In quest'ultimo senso egli si adoperò attivamente a Canton (1705), quindi a Pechino e a Nanchino, finché per il suo zelo fu ...
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Storico della filosofia francese (n. Saint-Juéry, Tarn, 1917), prof. alla facoltà teologica di Lilla (1951-63) e dal 1960 direttore di studi per la storia delle teologie medievali all'École pratique des [...] . Ha studiato in particolare lo pseudo-Dionigi (L'univers dionysien, 1955), varie fasi dello sviluppo del pensiero cristiano dei primi secoli e del Medioevo, ponendo soprattutto l'attenzione su alcune fondamentali strutture filosofico-teologiche ...
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Scrittore ascetico (Oropesa, Toledo, 1500 - Madrid 1591), agostiniano, consigliere di Carlo V e di Filippo II. Di singolare fecondità e purezza di lingua, scrisse El vergel de oración y monte de contemplación [...] (1551), Regimiento del alma (1556), Las siete palabras de la Virgen (1556), La historia de la reyna Saba (1565), Epistolario cristiano para todo los estados (1567), La suavidad de Dios (1576), Confesiones (post., 1601). Beatificato nel 1882. ...
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COMBONI, Daniele
Pietro Chiocchetta
Nacque a Limone sul Garda, in provincia di Brescia, il 15 marzo 1831 da Luigi e Domenica Pace. Dopo gli studi elementari, il 20febbr. 1843 venne accolto nel collegio [...] Mazza a Verona per giovanetti poveri, ma dotati d'ingegno e di fede profonda, suscettibili di riuscire fermento cristiano nella società. Lo studio delle principali lingue europee, francese, tedesco, inglese, si aggiungeva agli studi del corso liceale ...
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È una lettera apostolica indirizzata dal papa o ai vescovi di tutto il mondo o a quelli di una sola regione, sopra argomenti riguardanti la dottrina cattolica o certe particolari situazioni religiose o [...] 1907) contro il modernismo; fra quelle di Pio XI, la Ubi arcano (23 dicembre 1922) sulla pace di Cristo nel regno di Cristo, la Divini illius (31 dic. 1929), che tratta dell'educazione cristiana della gioventù e la Casti connubii (31 dicembre ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] attorno a Cristo e a sua madre Maria, agli Angeli e ai Santi, e formano la Chiesa gloriosa, nella quale tutti vedono Dio «faccia a . di Maometto, soprattutto perché, a differenza del p. cristiano, è inteso come un giardino di delizie anche materiali. ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] escatologico di salvezza (l'annuncio dell'imminente regno di Dio è considerato da L. il nucleo essenziale dell'insegnamento di Cristo). L'opera era stata scritta in polemica con Das Wesen des Christentums di A. Harnack, che aveva invece denunciato la ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] di un certo popolo bisognoso e piccolo, il quale già per oltre 400 anni, […] non senza la grande benevolenza di Cristo, ha dimorato tra spine crudelissime e spesso punto e afflitto dalle medesime spine, è stato liberato dalla menzionata benevolenza»7 ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] al povero che gli chiedeva l’elemosina dice: io non ho né oro, né argento, ma ti do quello che ho: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno levati e cammina». È questo un tema che trova eco in due testi del concilio, la Gaudium et spes e il decreto Ad ...
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Teologo inglese (Normanston, Suffolk, 1805 - Cambridge 1872). Figlio di un ministro unitariano, passò presto (1830) all'anglicanesimo, conservando però un'indipendenza che gli costò nel 1853, in seguito [...] al King's College di Londra. Si era interessato di problemi sociali, essendo uno degli iniziatori del cosiddetto socialismo cristiano; aveva contribuito alla fondazione del Queen's College per l'educazione delle donne (1848), e fu il primo direttore ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...