Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] traduzione latina, e alla quale si ispirano le principali istituzioni monastiche di Oriente e di Occidente.
Vita
Di famiglia pagana, fu soldato a Isnā, dove si convertì al cristianesimo. Completò la sua ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] gnostici in particolare, rigettava l'idea della salvezza come esperienza personale del credente nell'insegnamento di Cristo, riaffermando energicamente la redenzione attraverso l'incarnazione, morte e resurrezione di Gesù, preludio alla resurrezione ...
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Generale (Bernburg 1568 - ivi 1630); di educazione luterana, si accostò nel 1592 al calvinismo, che più tardi (1605) decretò confessione ufficiale del principato di Anhalt-Bernburg. Formatosi durante le guerre di religione in Francia, fu poi il capo militare dell'Unione protestante. Sostenne, ma poi abbandonò, la candidatura di Carlo Emanuele I di Savoia alla corona imperiale. Come generalissimo di ...
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Cristiano dei primissimi tempi, vissuto a Roma (o, secondo alcuni, a Efeso), salutato da s. Paolo nell'epistola Ai Romani (16,7) con Iunias (Giunia): entrambi, come convertiti prima di lui, suoi "parenti" [...] o "connazionali" (συγγενεῖς, cognati), "compagni di prigionia" (in senso stretto, o forse in senso generico), e "illustri fra gli apostoli" (ἐπίσημοι ἐν τοῖς ἀποστόλοις, nobiles in apostolis). Tradizioni ...
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Cristiano di Roma (secondo alcuni di Efeso), salutato da s. Paolo (Romani, 16, 10). Leggende tardive lo identificano con uno dei 72 discepoli di Gesù, che fu poi vescovo e martire a Smirne ed è commemorato, [...] con un Lucio (forse di Cirene; detto vescovo di Laodicea) e un Clemente (detto vescovo di Sardi), il 22 aprile e il 10 settembre ...
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Monaco cisterciense (m. 1245); evangelizzatore dei Prussiani (1209-10), fu nominato (1215) vescovo. Messo da parte da Gregorio IX, passò gli ultimi anni della sua vita in lotta con i domenicani e con l'Ordine Teutonico al quale il territorio di Kulm era stato affidato in missione ...
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Cristiano di Colosse, per qualche tempo prigioniero con s. Paolo a Roma; benemerito delle comunità di Colosse, Laodicea, Ierapoli. Il martirologio romano lo commemora il 19 luglio come vescovo e martire [...] di Colosse ...
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intercristiano
(inter-cristiano), agg. Relativo alle diverse confessioni religiose che si riconoscono nel cristianesimo.
• «Questo vale all’interno della Chiesa, dove vi sono ancora settarismi e divisioni. [...] nel dicastero degli esteri del Vaticano». (Avvenire, 1° giugno 2016, p. 19, Catholica).
- Derivato dal s. m. e agg. cristiano con l’aggiunta del prefisso inter-.
- Già attestato nell’Unità del 4 gennaio 1976, p. 14, Fatti nel Mondo (Giancarlo ...
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MILZIADE
. Apologista cristiano del sec. II, vissuto in Asia Minore probabilmente all'epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero. Dalle notizie che di lui dànno Tertulliano, Eusebio e altri scrittori, si deduce [...] che M. scrisse varie opere (tutte perdute) polemiche contro i montanisti e i valentiniani e apologetiche contro pagani e giudei. Di una sola di esse si può determinare approssimativamente il titolo (Περὶ ...
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Filosofo neoplatonico cristiano, nato in Armenia nel sec. V o, più probabilmente, nel sec. VI. Sono conservati di lui tre scritti in greco: una Introduzione alla filosofia e due commentarî (l'ultimo dei [...] quali solo frammentario) all'Isagoge di Porfirio e alle Categorie di Aristotele. Di questi scritti esiste anche una redazione armena, che però diverge alquanto dalla greca e forse non è di D. Soltanto ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...