BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] Schmitz, Benoît de Nursie, in Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclésias., VIII, Paris 1935, coll. 225-241; Id., Histoire de l'ordre de S. lode e di speranza che invoca e saluta la Resurrezione di Cristo e il sorgere dell'aurora, indicativi, in breve, del ...
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Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] assicurava una formazione di base – e partito cristiano – che in qualche modo garantiva una 2002-2003, Roma 2005.
35 Centro studi per la scuola cattolica, VIII Rapporto: Il ruolo degli insegnanti nella scuola cattolica, Brescia 2006, p ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] successore di Davide, Salomone, vi eresse un Tempio (I Re, VI-VIII) che divenne sempre più il centro e il simbolo degli Israeliti sino alla anche alcuni elementi del tradizionale antisemitismo cristiano attraverso il predicatore Adolf Stöcker (1835 ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] sia nella sua forma istituzionale predominante nel mondo cristiano, sia nella sua problematizzazione, emersa fin dal sulle dita di una mano: tre nel corpus pindarico (Nemee, VII, 23; VIII, 33; Olympiche, I, 29) e due nei nove libri di Erodoto (II ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] imperatore era cominciata l’apostasia dal retto sentiero tracciato da Cristo e dal Vangelo, apostasia che si era compiuta più , come Aconcio (si veda Giacomo Aconcio, Stratagematum Satanae libri VIII, a cura di G. Radetti, Firenze 1946, pp. 274 ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] tutta la cittadinanza al fine di poter predicare in merito «alla venuta del Cristo, del modo in cui avvenne, di chi lo inviò e in che siriaca, in Patrologia, V, I Padri orientali (sec. V-VIII), a cura di A. Di Berardino, Genova 2000, pp. 413 ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] più particolare e circoscritta: se cioè sia lecito ad un cristiano usare le armi per, questioni di fede ("pro dogmate vita canonica del clero; VI, 1, pp. 208 s., per il monachesimo; VIII, 1, pp. 252 ss., per la decima).
Il problema delle fonti del ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] Costantinopoli, cfr. anche la descrizione di un cielo stellato cristiano in Giovanni di Gaza (i, 187 ss., p , Der Globus, seine Entstehung und Verwendung in der Antike, in Stoicheia, VIII, Lipsia 1927; F. Saxl-A. Beer, The Zodiac of Quṣayr ‛Amra ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] coppia sacer-profanus) attraverso la mediazione del latino cristiano, in particolare del latino della Vulgata. Per un profondo ama la maschera" (v. Ferrarotti, 1983, p. VIII). Ferrarotti sottolinea, in questo modo, quello che definisce il paradosso ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] conoscenza delle questioni naturali o dell'astronomia, giacché per un cristiano è sufficiente credere che la causa di tutte le creature, VI-VII), astronomia e armonia dall'altra (Libri VIII-IX). Anche in Marziano, tuttavia, gli interessi letterari ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche cosa: è stata confermata la p. del direttore...
martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i testimoni qualificati della vita e della...