GHIGNONI, Alessandro
Aldo Bartocci
Nacque a Roma il 17 nov. 1857 da Giuseppe e Agnese Ubizi. Quindicenne entrò nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti): fu a Roma per il noviziato [...] S. Giorgio nella leggenda e nell'arte, Roma 1903; Il pensiero cristiano nell'arte(sec. I-IV), Roma 1903; Storia d'un passero , Storia della riforma ceciliana in Italia, Torino 1926, pp. VII ss.; G. Boffitto, Scrittori barnabiti o della Congregaz. dei ...
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Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] nutritus ovili"), per i suoi meriti fu posto a capo del gregge cristiano (v. 8 "[…] meruit sancti pastor adesse gregis"). La bolla I, Milano 1910, pp. LXXXIV e 1 (tav. A-1).
Italia pontificia, VII, 2, a cura di P.F. Kehr, Berolini 1925, pp. 74-5 ...
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ANDREUCCI, Andrea Girolamo
Alberto Merola
Nacque a Viterbo il 13 nov. 1684 e fu ricevuto nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma il 25 ott. 1701. Compiuti gli studi al Collegio Romano, venne ammesso [...] a Roma pochi anni dopo per interessamento del pontefice Alessandro VII - è di grande interesse: la congregazione aveva come scopo di suffragare i morti e sulle disposizioni del cristiano dinanzi al flagello della peste. Degli scritti agiografici ...
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CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] carica anche dopo avere assunto il pontificato con il nome di Alessandro VII. Da allora il C. non si mosse più dalla Curia romana il culto mariano si sarebbe perciò solidamente attestato nel mondo cristiano e nei paesi di missione. Il racconto del C. ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Cosimo
Elena Fasano Guarini
Nacque dopo il 1621 da Giovan Girolamo, conte di Conversano, e da Isabella Filomarino. Nel 1647-48 partecipò alla repressione dei moti antifeudali e [...] contro le bande di ribelli guidate da Matteo Cristiano e dal conte del Vaglio. In riconoscimento dei , pp. 81 e 286-287; P. Litta, Fam. cel. ital., Acquaviva, tav. VII; D. A. Parrino, Teatro eroico e politico de' governi de' viceré del Regno di Napoli ...
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BUGLIO, Leotta
Salvatore Caponetto
Nato in Mineo (Catania) nel 1518 c. da Giovanni Antonio, barone di Burgio, il B. (che derivava il nome di Leotta dal capostipite del ramo siciliano della famiglia [...] Valdés, delle prediche dell'Ochino e del Beneficio di Cristo. Del resto il padre, che dopo una missione Sicilia, I, Palermo 1924, pp. 470 s.; S. Caponetto, Origini e caratteri della Riforma in Sicilia, in Rinascimento, VII (1956), pp. 232-40, 246 s. ...
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FERRARI, Basilio
Marina Romanello
Nacque a Milano nel 1493 da Luigi e Caterina Castiglioni, di illustre casato milanese: era fratello di Francesco, maggiore di lui, morto in giovanissima età, e di Bartolomeo, [...] nell'ambiente e divenne poi, per scelta di Clemente VII, scrittore apostolico, carica rinnovatagli anche dai successori. Il legame aveva colpito la città nel 1530, il F., buon cristiano certo ma lontano dagli slanci comportamentali del fratello, gli ...
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DOLCE
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia romana di collezionisti di pietre incise, produttori di paste e impronte in zolfo, incisori in pietra dura tra il XVIII e il XIX secolo.
FrancescoMaria [...] . È autore della Descrizione istorica del Museo di Cristiano Dehn, dedicata alla Regia Società degli antiquari di medallists, coins, gems and seals engravers, I, London 1904, p. 597; VII, ibid. 1923, p. 227; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IX ...
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Terzogenito (1486-1547) di Magnus II, cui succedette (1503) con lo zio Baldassarre (m. 1507) e i fratelli Erich (m. 1508) ed Enrico V (1479-1552); con questo, che introdusse nel Meclemburgo la Riforma [...] (1520) a una spartizione di fatto, lasciandogli lo Schwerin e tenendo Güstrow. Alla fuga (1523) e alla prigionia (1531) di Cristiano II di Danimarca, pretese quel trono; s'impadronì, con l'aiuto di Lubecca, di Copenaghen (1535) ma, assediato, dovette ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...