MOCENIGO, Tommaso
Giuseppe Pavanello
Nato nel 1343, morto il 4 aprile 1423. Appare per la prima volta nella storia nel 1379, alla disfatta di Pola, incaricato da Vettor Pisani di portare l'annuncio [...] salvando sulla flotta veneta il resto dell'esercito cristiano in fuga dopo la sconfitta di Nicopoli (1396 Storia di Venezia, IV; F. Stefani, in Litta, Famiglie celebri italiane, VII; H. Kretschmayr, Geschiche von Venedig, II, Gotha 1920. Cfr. anche: ...
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Nativo probabilmente di questa città, educato nel famoso Didaskaleion cristiano, aveva fondato in patria una scuola di filosofia (aristotelica). Nel 264, essendo in Palestina, fu trattenuto a Cesarea dal [...] , ma si tratta d'una compilazione tardiva. I frammenti di A. sono in Patrol. Gr., X, col. 231 segg.
Bibl.: Eusebio, Historia eccles., VII, 32, 6 e 12-22; S. Girolamo, De viris inlustr., 73; per le opere matematiche di A., v. Hultsch, in Pauly-Wissowa ...
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Nato in Almeida nel 1568, studiò a Roma, e ritornato in Portogallo entrò nell'ordine cisterciense, ottenendo a Coimbra, nel 1606, il grado di dottore in teologia; nominato nello stesso anno cronista dell'ordine, [...] del Portogallo, riferite con tutte le forme del meraviglioso cristiano. Altre sue opere a stampa sono gli Elogios dos mor fr. B. de Brito, in Historia e memorias da Academia, VII, Lisbona 1821, pp. 13-51; Antonio d'Almedia, Erros historico- ...
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Nato il 26 agosto 1596 dall'elettore Federico IV, all'età di 9 anni fu mandato a Sedan e là fu educato dal duca di Bouillon. Ancora minorenne alla morte del padre (1610), assunse la reggenza per lui il [...] , fra i quali i più autorevoli furono il principe Cristiano di Anhalt e Ludovico Camerarius. Spinto da sua moglie il suo paese.
Bibl.: N. Ritter, in Allgemeine deutsche Biographie, VII; A. Gindely, Friedrich V. von der Pfalz von 1622 bis zu ...
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. Questo nome designa per sé soltanto coloro (cristiani) che praticano la continenza (gr. ἐγκράτεια); Ireneo parla infatti di "continenti) (ἐγκρατεῖς) ma Clemente Alessandrino, Ippolito Romano ed Eusebio [...] (greco in Eusebio, Hist. Eccl., IV, 29); Ippolito, Philosoph., VIII, vii, 20; Clemente Al., Strom., I, 15; II, 5, 6, 9 L'encratismo di Giulio Cassiano ecc., ibid., p. 414; E. Buonaiuti, Le origini dell'ascetismo cristiano, Pinerolo 1928, p. 93 segg. ...
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SACCA Filosofo, iniziatore del periodo neoplatonico della filosofia antica. Visse in Alessandria circa dal 175 al 242 d. C. Appena venne in contatto con la filosofia, dice Porfirio presso Eusebio (Hist. [...] eccl., VI, 19, 7), da cristiano ridivenne greco. Era Platone che ritornava: e il neoplatonismo assurse ad ampiezza di S., in Rhein. Mus., XLII (1887), pp. 276-285; E. Zeller, A. S. und Plotin, in Archiv f. Gesch. d. Philos., VII (1894), pp. 295-312. ...
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Titolo concesso a membri della famiglia reale d'Inghilterra, che trae origine dalla famiglia di Clare. Il titolo fu conferito per la prima volta nel 1360 a Lionello d'Anversa, terzogenito di Edoardo III, [...] col nome di Guglielmo IV. Ultimo duca di Clarence fu il principe Alberto Vittorio Cristiano Edoardo, primogenito del principe di Galles Edoardo (che fu poi re Edoardo VII), nato l'8 gennaio 1864. Quando fu creato pari, nel 1890, la regina Vittoria ...
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Letterato, nato nel 1469 da nobile famiglia di Ragusa e morto nel 1543. Studiò a Padova e a Bologna, ove da giovane pubblicò il poema epico De raptu Cerberi. Esercitando il commercio viaggiò gran parte [...] suo poema giovanile cambiandone il titolo in senso più cristiano: Sub figura Herculis Christi praeludium. Un'altra volta lo il poema De vita et gestis Christi dedicato a Clemente VII. Per quest'opera, ingiustamente dimenticata, il Bona appartiene a ...
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Autore siriaco nestoriano del VI e VII secolo, noto specialmente per un libro di diritto che egli scrisse in lingua siriaca.
Era molto ben visto alla corte del re sasanide Cosroe II (590-628), il quale [...] capitoli o articoli e rappresenta, per quanto si sappia ora, il tentativo piu antico di letteratura giuridica nell'Oriente cristiano. Il libro è veramente un commento agli impedimenti matrimoniali della legge mosaica, contenuti in Levitico XVIII e XX ...
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È il più antico scrittore arabo cristiano di storia. Della sua vita si sa soltanto ch'era d'origine greco-bizantina (rūmī), figlio d'un Costantino, e che divenne vescovo di Manbiǵ (Hierapolis o Bambyke [...] in due parti: la prima dall'inizio del mondo alla venuta di Cristo (inclusa la sua vita), la seconda da Giulio Cesare sino all'epoca Orientalis, V (1910) e XI (1915) per la prima parte, VII (1911) e VIII (1912) per la seconda. È consigliabile l'uso ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...