Falangi libanesi (ar. al-kata'ib al-lubnaniyya)
Falangi libanesi
(ar. al-kata’ib al-lubnaniyya). Formazione politico-militare nazionalista libanese, nata nel 1936 sul modello della Falange spagnola, [...] per combattere l’occupazione coloniale francese. Inizialmente multiconfessionali, le F.l. divennero la milizia della comunità cristiano-maronita durante la guerra civile libanese del 1975-90, sotto il comando della famiglia Giumayyil. Nel 1982, in ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , riuniti a Siena, è eletto Niccolò II, cui Leone di Benedetto cristiano apre le porte di Roma. Egli conclude la pace coi Normanni e 1443, con una parte dei giacobiti; subito dopo con i maroniti e i caldei.
La Chiesa nel primo Rinascimento. - La ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] in modo da contribuire a quella larga diffusione del canto cristiano, che al di fuori dei centri rigidamente conservatori, ove che invece (a testimonianza del Parisot) tutti i toni maroniti si sono arabizzati, e perciò abbassano sempre almeno il mi ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] Habīb en-Naggiār (l'Agabo degli Atti degli Apostoli, XI, 28, primo cristiano di Antiochia, su cui si veda anche il Corano, XXXVI, 19) sul Con tutti i loro affittuarî, i monaci di S. Marone si rifugiarono pian piano nel Libano e vi organizzarono un ...
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Capitale della Repubblica Libanese; ai piedi del M. Libano, nella Baia di S. Giorgio, a 33°54′ di lat. N. e 35°30′ di long. E. da Greenwich, a 60 m. sul mare, che circonda a N., O. e S. la collina su cui [...] l'ultimo censimento (1921-22) dava 94.920 abitanti, così distribuiti: maroniti 17.763, greci uniti 4256, cristiani separati (per lo più greci del 1840. Nel frattempo B., dove l'elemento cristiano era stato sempre forte, cominciò a divenire un ...
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Le fonti per la conoscenza della sua vita sono principalmente la biografia scritta da S. Atanasio Patrol. graeca, XXVI), passi degli Apophthegmata Patrum (v. apoftegma) e l'Hisioria Lausiaca di Palladio. [...] e le Lettere tradotti dall'arabo e pubblicati dal maronita Abramo Ecchellense (Parigi 1641), sono certamente spurî. A. fu senza dubbio una delle più grandi figure dell'ascetismo cristiano primitivo, colui al quale si deve la diffusione di quel sistema ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] dell'arabo, e nel 1517 il giovane monaco maronita Elias bar Abraham, giunto a Roma due anni prima 1938; E. Massa, E. da V., Machiavelli, Lutero e il pessimismo cristiano, in Umanesimo e machiavellismo, in Archivio di filosofia, XVIII (1949), pp. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] ascetismo e alle sue pratiche formali: il tutto mentre il pensiero cristiano avvia il suo percorso di contaminazione con la gnosi e l’ , nonostante le differenti appartenenze (monofisita, maronita, melchita): strette attorno ai centri religiosi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La definizione della dottrina cristiana e le eresie
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le comunità che si richiamano all’insegnamento [...] solo, a che servono la Chiesa e i suoi sacerdoti? E perché Cristo sarebbe morto sulla croce, se non per scontare il peccato originale e di Alessandria, mentre altre chiese (maronita, copta, armena, caldea, giacobita, maronita e così via) godono di ...
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Poeta arabo cristiano (Aleppo 1692 - ash-Shuwair 1756) della comunità maronita; è una delle più notevoli figure della rinascenza letteraria siro-libanese nel sec. 18º. ...
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maronita
agg. e s. m. [dal nome di s. Marone († c. 410), anacoreta sulla cui tomba, ad Apamea di Siria, era sorto un monastero, divenuto presto centro di vita religiosa] (pl. m. -i). – Appartenente a una comunità cattolica che ha sede nel...
falange
s. f. [dal lat. phalanx -angis, gr. ϕάλαγξ -αγγος, nel sign. militare; quanto al sign. anatomico, Aristotele chiama «falange» la serie delle ossa di ciascun dito che si susseguono come i soldati nella falange: nel medioevo il nome...