VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] egli verso il 1435 andò a cercare fortuna a Roma, dove Eugenio IV lo nominò prima datario, poi anche abbreviatore e nel novembre canonico di sua arte, che egli consertò con l'ideale cristiano, come appare timidamente nei suoi tre dialoghi lucianeschi ...
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LESENA (fr. saillie de pilier; sp. refuerzo de pilar; ted. Pfeilervorlage; ingl. pilaster strip)
Bruno Maria Apollonj
Leggero risalto del muro con funzione prevalentemente decorativa; se usata come elemento [...] uso della mezza colonna aggettante dal vivo del muro rimonta al secolo IV o V a. C. nelle disposizioni pseudoperiptere, l'uso abituale agli artisti del primo Rinascimento.
Nei periodi paleo-cristiano, bizantino e romanico rari ne sono gli esempî, ...
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Nato a Miranda de Arga nel 1503. si fece domenicano nel 1520, e addottoratosi a Salamanca in utroque iare, si acquistò presto reputazione di dotto. Già allora serpeggiò qualche insinuazione sulle opinioni [...] è che i suoi Comentarios... sobre el caiechismo cristiano (Anversa 1558) incorsero nella severa censura di Melchiorre secolo: I "Comentarios" del cardinal (sic) Carranza e la censura di Melchior Cano, in Ricerche religiose, IV (1928), pp. 118-132. ...
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Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] ed., Friburgo in B. 1914, pp. 647 segg. e 433; M. Schanz, Gesch. d. latein. Liter. III, 3ª ed., Monaco 1922, p. 397 segg.; IV, ii, Monaco 1920, p. 397 segg.; P. L. Ciceri, varî saggi, in Onoranze a C. Pascal, Catania 1913; in Atti e mem. d. R. Accad ...
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È la più breve tra le lettere di S. Paolo (25 versetti in tutto), pure, come dice A. Sabatier, per vivezza e profondità di sentimento, "essa brilla come una perla della più squisita finezza nel ricco tesoro [...] padrone; appunto la nostra. Gli stretti rapporti con Colossesi (anche IV, 3, per la prigionia di Paolo) impongono di adottare la la via da seguire, imponendo al cristiano Filemone di amare lo schiavo cristiano Onesimo come un fratello.
Bibl.: v ...
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Una delle più popolari canzoni di gesta francesi, la cui composizione cade verso il 1170, e il cui. contenuto si riconnette al ciclo epico intorno a Roma e alle vie italiane di pellegrinaggio. Con il poema [...] i chiodi della croce, il balsamo del corpo di Cristo, ecc.).
Fierabraccia, figlio del re saraceno, al quale ), pp. 22-51; id., Les légendes épiques, II, 1908, pp. 239-252, IV, 1913, pp. 156-164; M. Roques, L'élément historique dans F., in Romania, ...
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Scrittrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta ad Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943. Allieva di Le Senne e di Alain all'Ecole Normale Supérieure (1928-1931), conseguì l'aggregazione [...] di G. Thibon maturò la sua crisi religiosa in senso cristiano. Tuttavia la W. non abiurò mai la fede d'origine , Parigi 1953; A. Rousseaux, in Littérature du XXe siècle, t. IV, ivi 1953; P. Bugnion Secrétan, S. W. Itinéraire politique et spirituel ...
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È l'autore del più esteso fra i romanzi greci conservati, le Etiopiche, o meglio Storia etiopica (Αἰϑιοπικά). Il nome e la patria sono noti perché la menzione n'è inserita nelle ultime parole del libro. [...] a Tricca sin dal sec. III fosse un vescovo cristiano, e la notizia sarà dovuta a confusione, piamente fomentata -Wissowa, Real-Encycl., VIII, coll. 20-28; R. M. Rattembury, in Proceedings of the Leeds philosophical Society, I, iv, 1927, pp. 168-178. ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] suo trasferimento da un paese musulmano a un paese cristiano in cui la lingua araba era ignota gli porse ; J. Millás i Vallicrosa, Introduz. al Tractat de l'Assafea d'Azarquiel (Bibliotheca hebraico-catalana, IV), Barcellona 1933, pp. x-xv, i-ii. ...
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Termine usato dai cinici e dagli stoici per indicare ciò che lascia l'animo assolutamente indiffereme. Risponde all'ideale del saggio chi considera tali tutte le cose, all'infuori dell'unico bene, che [...] musica, danza, ecc. come cose indegne del cristiano, mentre l'ortodossia le dichiarava cose indifferenti. Per la prima controversia, v. F. H. R. Frank, Theologie der Konkordienformel, IV, 1865, pp. 1-120; E. Buonaiuti, Lutero e la Riforma in Germania, ...
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inquisizione
inquiṡizióne s. f. [dal lat. inquisitio -onis, der. di inquirĕre «fare indagini», part. pass. inquisitus]. – 1. a. Inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o che comunque violi i diritti, la libertà e la dignità...
pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...