Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] di divulgare il verbo cristiano. Tra il 4° e 5° sec. la produzione di codici diventò prerogativa di data, il Psalterium (1457) di P. Schoeffer e J. Fust, già soci di Gutenberg. Operano tipografie, oltre che a Magonza, a Bamberga, ad Augusta, ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] da quando l’Impero divenne cristiano, il termine b. tornò a significare «non romano», in quanto non cristiano, e poiché tali erano federati di Roma (411). La grande migrazione trascinò altre popolazioni: i Burgundi risalirono il Reno fino a Magonza e ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] . Clemente a Roma) - quali inizio e fine dell'esperienza diCristo e insieme simbolo delle due Chiese, ex gentibus ed ex circumcisione si spostò verso i nuovi sobborghi (Magonza, Spira) o i nuovi luoghi di culto (Colonia, Maastricht) - spesso ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] intorno al Mille (Cristo tra i ss. Vittore e Gereone; Colonia, Schnütgen-Mus.) o ancora la statuetta della Vergine con il Bambino, forse della metà del sec. 11° (Magonza, Mittelrheinisches Landesmus.), danno prova di una eleganza armoniosa, forse ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] ) dinnanzi all'icona diCristo e sei c. con candele di 8 libbre nel coro Magonza, Römisch-Germanisches Zentralmus.; Volbach, 1921, nrr. 47-49). Di manifattura egiziana sono anche alcuni contemporanei c. liturgici di bronzo con il fusto in forma di ...
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AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] la fibula c.d. dell'imperatrice Gisella, del 1000 ca. (Magonza, Mittelrheinisches Landesmus.; Deér, 1955, fig. 40; Lipinsky, 1961, l'a. ha un posto predominante anche come simbolo dell'ascensione diCristo (Massimo da Torino, Hom. LX, PL, LVII, col. ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] tradotto direttamente dal greco da Stephanos, figlio di Basileos, un cristiano che viveva a Baghdad al tempo del califfo e. illustrati a stampa, come l'Herbarius Latinus, uscito a Magonza nel 1484, o il Tractatus de virtutibus herbarum, pubblicato a ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] Konsuls, in Festschrift Matz, Magonza 1962, p. 110 ss.; M. Cagiano de Azevedo, I cosiddetti tetrarchi di Venezia, in Commentari, 1962, III sec., mentre i mosaici con storie diCristo, di poco posteriori, rimangono stilisticamente isolati, e ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] , in Riv. Arch. Crist., XIV, 1937, pp. 253-280; P. Battle y Huguat, in Anal. Sacr. Tarr., XIII, 1937-1940, pp. 61-64).
G e r m a n i a. - Testimonianze letterarie e archeologiche di sepolture cristiane a Bonn, Colonia, Treviri, Magonza. V. una chiara ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] il solenne allestimento all'antica dei battenti di Aquisgrana venne ripreso a Magonza dall'arcivescovo Villigiso (975-1011), nella è insolitamente dilatata. La Vita della Vergine e quella diCristo sono infatti condensate su ogni p. in sei sole ...
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