Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] di Costantino è in relazione con le strategie da lui intraprese: già dal 330 la casa reale iberica viene cristianizzata a opera dell’imperatore, e di conseguenza legata ancor più fortemente all’Impero romano; Costantino inoltre muove un passo ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] ’ultimo si prosternò davanti a san Gregorio per ricevere la sua benedizione, poiché – come precisa la lettera – Gregorio aveva cristianizzato il re Tiridate e i principi armeni trent’anni prima del battesimo di Costantino. Ma per accrescere il valore ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] dalla metà del IV alla metà del V è generalmente alto l’apprezzamento del protagonista della provvidenziale cristianizzazione dell’Impero e della prima definizione della teologia trinitaria. Eppure, agli occhi degli scrittori niceni, Costantino è ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] è stato definito ‘minimalista’. Questi cambiamenti sono stati accompagnati da un ripensamento, altrettanto decisivo, del processo di cristianizzazione dell’Impero: un processo che ora molti storici tendono a vedere come più lento e frammentario, e ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] , lampade e profumi. Per i viventi, venire con incenso e luci voleva dire proteggersi dall’odore e dalle tenebre della morte. Una cristianizzazione di queste offerte si produsse tra il V e il VI secolo, nel corso dei quali l’incenso e i lumi erano ...
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Specula principum carolingi e l’immagine di Costantino
Yitzhak Hen
«Procedit novus Constantinus ad lavacrum, deleturus leprae veteris morbum sordentesque maculas gestas antiquitus recenti latice deleturus»1. [...] . Heinzelmann, Gregory of Tours: History and Society in the Sixth Century, Cambridge 2001, pp. 135-136.
22 Sulla cristianizzazione della sovranità nell’Occidente altomedievale, cfr. Y. Hen, The Royal Patronage of Liturgy in Frankish Gaul to the Death ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] alla costruzione d’un ideale guerriero cristiano sarebbe stata, se è lecito esprimersi in via ipotetica, l’impossibilità di cristianizzare l’uomo di guerra, il che – in un mondo segnato dalla violenza e dall’insicurezza e dominato dalle aristocrazie ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] furono diffusi i «primi semi della Fede» nell’India ulterior, ovvero il regno di Aksum in Etiopia88. La cristianizzazione della regione, come del resto quella dell’Iberia e dell’Armenia, si afferma certo per ragioni politiche e diplomatiche89 ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] bisogna ricordare la controversa figura del vescovo Porfirio di Gaza (circa 347-420) e il suo grande impegno nella cristianizzazione di una città dominata ancora dal paganesimo il cui ricordo si è perpetuato in una discussa biografia, scritta dal ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] lasciare memoria di sé e delle proprie imprese dedicandosi ad attività di costruzione. L’entroterra della Fenicia è meno cristianizzato. La sua capitale, Damasco (attuale Siria), ha un lungo passato cristiano. Un vescovo di Emesa (oggi Homs, Siria) è ...
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cristianizzazione
cristianiżżazióne s. f. [der. di cristianizzare]. – L’opera del cristianizzare, e l’essere cristianizzato; conversione al cristianesimo.