BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] , che venisse stipulato il prestito con i banchieri genovesi? Vero è che la pubblicazione della ristampa della Dottrina cristiana del Bellarmino aveva provocato, specie per le aggiunte in materia di usura, vivaci polemiche ("grave e popolar tumulto ...
Leggi Tutto
FERRARI, Francesco Luigi
Giuseppe Ignesti
Nacque a Modena il 31 ott. 1889, da Domenico e Luigia Golfieri de' Buoi, da una famiglia della piccola borghesia di provincia, di modeste condizioni economiche [...] , F. F. L., in Il Partito popolare in Emilia-Romagna (1919-1926), II, Roma 1987, pp. 128-144; G. Ignesti, Laici cristiani fra Chiesa e Stato nel Novecento, Roma 1988, ad Indicem (alle pp. 186-205 vasta bibliografla); F. Malgeri, Chiesa, cattolici e ...
Leggi Tutto
AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] soli sopravvissuti al padre, Roberto, Prospero-Luigi, il futuro gesuita, e Massimo.
Poco dopo l'A. s'iscrisse all'Amicizia cristiana fondata dal gesuita N. G. Diessbach a Torino intorno al 1775.
Questa associazione era nata con l'intentodi opporsi ai ...
Leggi Tutto
GIROLAMO da Santo Stefano
Enrico Basso
Le scarse notizie certe che possediamo a proposito di questo mercante genovese, vissuto nella seconda metà del XV secolo, sono sostanzialmente quelle desumibili [...] quale, non avendo neanche la possibilità di dargli il conforto di un funerale regolare per mancanza in loco di sacerdoti cristiani, poté soltanto provvedere a dare sepoltura al suo corpo nelle rovine di una chiesa abbandonata (segno evidente di una ...
Leggi Tutto
JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] (a Roma o altrove), con i quali egli potrebbe aver appreso la lingua latina e compiuto i suoi studi di scolastica cristiana.
Secondo una testimonianza in margine al testo del poema Il piccolo santuario (Miqdaš me'aṭ) del medico e filosofo italiano ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Galeazzo
E. William Monter
Nacque a Napoli, unico figlio maschio di Colantonio, marchese di Vico dal 1531, e di Giulia della Lagonessa nel gennaio del 1517.
Il C. venne perciò educato con [...] il cortigiano napoletano Cesare Carafa, il quale trattava i problemi religiosi "più liberamente che non si conviene a cristiani".
Fino a che punto questa fuga fosse stata preordinata è ancora argomento di discussione: il calvinista Niccolò Balbani ...
Leggi Tutto
PASCHETTO, Paolo Antonio
Silvia Silvestri
– Nacque a Torre Pellice (Torino) il 12 febbraio 1885, terzogenito di Enrico, pastore valdese originario di Prarostino, e di Luigia Oggioni, milanese, di famiglia [...] e déco, 2014).
Ritiratosi dalla didattica nel 1949, continuò l’attività d’illustratore e pittore di paesaggi e soggetti d’ispirazione cristiana, esponendo ancora nel 1950, 1952 e 1962 a Torre Pellice e nel 1957 a Roma, nella sede dell’YMCA a piazza ...
Leggi Tutto
ANDREONI, Giovanni Antonio
Alberto Merola
Nacque a Lucca l'8 febbr. 1649.
Studiò per tre anni giurisprudenza all'università di Perugia e, a diciotto anni, entrò, a Roma, nel noviziato della Compagnia [...] convenzione del 25 gennaio 1694, che venne sottoposta alla sanzione reale.
Con essa era tutelata la libertà degli Indios, sia cristiani sia pagani, mentre ai "paulisti", in qualità di loro patroni, era permesso di servirsi dell'opera loro dietro equa ...
Leggi Tutto
MARCO della (da, dalla) Tomba (al secolo Pietro Girolamo Agresti)
David Neal Lorenzen Sbrega
Nato a Tomba (oggi Castel Colonna), presso Senigallia, nel 1726, entrò nell'Ordine dei cappuccini e il 25 [...] nel manoscritto, né è stato identificato (Bibl. apost. Vat., Borg. lat., 525, cc. 240-247).
Intorno al 1763 M. incoraggiò i cristiani di Bettiah a riunirsi in un'unica casta; essi aderirono alla richiesta e si accordarono permettendo ai loro figli di ...
Leggi Tutto
ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] . Ma il figlioletto, prima imprigionato, fu sottoposto a battesimo forzato, per decreto del re portoghese e affidato, per l'educazione cristiana, ai frati domenicani. Il padre non lo rivide più, e le notizie che n'ebbe amareggiarono tutta la sua vita ...
Leggi Tutto
cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).