Erudito (Bologna 1560 circa - Roma 1623), sacerdote, chierico soprannumerario (1581) e poi archivista e chierico beneficiato alla Basilica Vaticana. Presente ai lavori di demolizione dell'ultima parte [...] e i suoi dipinti (importante la descrizione del mosaico absidale, distrutto nel 1592); così anche raccolse note e riproduzioni di monumenti cristiani allora distrutti o mutati di luogo. Le sue opere manoscritte sono conservate in varie biblioteche. ...
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Filologo classico statunitense (Charleston 1831 - Baltimora 1924); prof. di greco all'univ. di Virginia e nella Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Autore di studî grammaticali (Latin grammar, 1867; Syntax [...] of classic Greek, 1900), ha curato edizioni di classici: notevole quella delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1885) e quelle di scritti apologetici greci cristiani. Fondò l'American journal of philology. ...
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CALEPIO, Giovanni Girolamo
Pietro Stella
Nato a Bergamo il 2 marzo 1732 dal patrizio Corrado e da Giulia degli Abati, entrò giovanissimo fra i benedettini cassinesi nel monastero di S. Paolo d'Argon [...] della Passione (Bergamo 1795, a cura del Cornaro; 1 edizione, 1767), e di C. Fleury, I costumi degli israeliti ede' cristiani (Bergamo 1804).
Come il confratello Pujati, il C. non aderì agli ideali della Rivoluzione. Negli eventi di fine secolo egli ...
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Emiro druso del Libano (1572-1635), della famiglia dei Banū Ma‛n. Riuscì a costituire uno stato di una certa importanza, comprendente Beirut, Ṣaidā, Bāniyās e la parte meridionale del Libano, attuando [...] e ora di contrasti con gli Ottomani. Osteggiato da questi ultimi per la sua crescente potenza, cercò alleati tra gli stati cristiani che si affacciavano sul Mediterraneo e in particolare strinse accordi con Cosimo II di Toscana. Nel 1613, lasciato il ...
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Califfo omayyade (sec. 8º); regnò dal 717 al 720. Profondamente religioso, ascoltava il parere dei dottori di religione (fuqahā'), e quindi non è accusato di empietà dalla storiografia musulmana come gli [...] della dinastia. Interruppe le spedizioni militari (tra le altre l'assedio di Costantinopoli), dedicandosi esclusivamente alla riforma fiscale: con essa anche i musulmani, e non solo i cristiani e gli ebrei, furono soggetti all'imposta fondiaria. ...
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Roy, Ram Mohan
Riformatore socio-religioso indiano (Radhanagar, Hugli, 1772-Bristol 1833), considerato il padre dell’India moderna. Di benestante famiglia brahmana bengalese, si dedicò allo studio delle [...] (1804-14), nel 1815 si dimise per dedicarsi alla riforma dell’induismo, allora messo sotto accusa da missionari cristiani e pensatori liberali in quanto ricettacolo di credenze idolatriche e superstizioni retrograde. R. propose il ritorno all’antico ...
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Conquistatore mongolo (1217 circa - 1265) della Persia e fondatore della dinastia degli Īlkhān, nipote di Gènghiz khān; sottomise la Persia (1256) e (1258) conquistò Baghdād, ponendo fine al califfato [...] all'Oceano Indiano. Prese il titolo di Īlkhān (sovrano provinciale o tribale) per mostrare la sua dipendenza dal Gran khān della Mongolia. Protesse i cristiani, benché pagano; favorì la scienza, costruendo un osservatorio astronomico a Marāgha. ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] ". Il contenuto non ha uno speciale colorito locale o personale: è una esortazione a vivere in modo degno di cristiani e a soffrire le persecuzioni. Le Chiese appaiono di fondazione recente perché si ricordano spesso i vizî abbandonati del paganesimo ...
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Archeologo (Napoli 1812 - Roma 1885), gesuita. Esperto negli studî di teologia, patristica e lingue classiche e orientali, investigò acutamente anche problemi di antichità classica, ebraica e cristiana. [...] (1877), Monete dell'Italia antica (1885); scrisse inoltre sui vetri ornati di figure in oro provenienti dai cimiteri cristiani; descrisse i monumenti del Museo Lateranense, alcuni graffiti di Pompei e, pur essendo acceso avversario di Th. Mommsen ...
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Domenicano (Lentini inizio sec. 13º - San Giovanni d'Acri 1277). Fondò a Napoli nel 1231 il convento di S. Domenico Maggiore, dove accolse nell'ordine s. Tommaso d'Aquino (1243). Fu poi vescovo di Betlemme [...] latino di Gerusalemme (1272) e legato in Terra santa, dove si adoperò per appianare i contrasti sorti fra i principi cristiani di Siria, i due ordini cavallereschi dei Templari e degli Ospitalieri, le città marinare italiane, e ristabilire l'unione ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).