latitudinarismo
Corrente teologica della Chiesa anglicana, nata come filiazione ideale dell’arminianesimo anglicano dei primi decenni del sec. 17°. I latitudinari miravano a una discriminazione tra fondamentale [...] riferimento a un’ampia estensione del campo della ‘opinione’, tale cioè da abbracciare il maggior numero possibile di cristiani. Sorto come reazione all’intransigenza puritana, con J. Hales e W. Chillingworth, il l. assunse carattere di mediatore ...
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Giacomo I detto il Conquistatore
Giacomo I
detto il Conquistatore Conte-re di Catalogna-Aragona e di Maiorca (Montpellier 1208- Valenza 1276). Figlio di Pietro II il Cattolico, portò a termine (1228-35) [...] Valenza (1253). Nel 1265 si impadronì di Elche, Alicante e della Murcia; occupò infine Ceuta: in tal modo i cristiani di Spagna posero salde basi territoriali alla reconquista. Comprendendo la difficoltà di un’espansione oltre i Pirenei, rinunciò con ...
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Agraria
T. di un concime, di un fertilizzante è la quantità percentuale di sostanza nutritiva in essi contenuta, in rapporto alla massa totale. T. della semente è un numero che esprime le qualità commerciali [...] del santo, al quale è dedicata una chiesa. Sembra che il termine sia derivato dal fatto che le primitive adunanze dei cristiani avvenivano nelle proprietà private, sub titulo, cioè sotto la protezione, di un nome potente. Il nome di t. è restato per ...
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Mago e profeta, personaggio di antiche leggende gallesi (Myrddin), il cui nome appare la prima volta collegato con la leggenda di re Artù nelle opere di Goffredo di Monmouth (prima metà 12° sec.); le linee [...] , Merlin (principio sec. 13°).
Figlio del diavolo, creato per combattere la fede cristiana, egli è, invece, per il suo dono di preveggenza, amico e alleato dei cristiani, maestro di Artù, ispiratore di nobili e mistiche imprese. Innamorato di Viviana ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] pure sferzando sorride, anziché all'invettiva. Ma le disillusioni di G. non ebbero per sola causa la resistenza dei cristiani.
In realtà, eccetto per alcuni fatti - come l'aperta sfida di Atanasio, ritornato senza autorizzazione in Alessandria, o la ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] titolo Libro della causa delle cause, nella quale già si sente l'azione del pensiero islamico su quello delle chiese cristiane d'Oriente. Risalgono a questo tempo anche parecchie versioni dall'arabo in siriaco.
Ed ora, passato il Mille, comincia la ...
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Il più importante centro marittimo dell'India Inglese, situato sull'isola dello stesso nome, a 18° 55′ N. e 72° 54′ E. Una gettata artificiale la unisce all'isola di Salsette e poi alla terra ferma. Amministrativamente [...] kmq. e una popolazione totale (1921) di 1.175.914 ab. (979.400 nel 1911), per 2/3 Indù, poi Musulmani, Parsi, Cristiani, ecc. Gli Europei sono circa 50.000.
Per la bellezza del suo aspetto, come per i vantaggi commerciali della sua posizione, Bombay ...
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VERBIEST, Ferdinando
Pietro Tacchi Venturi
Missionario, matematico e sinologo, nato il 29 ottobre 1623 nel villaggio di Pitthem presso Courtrai nel Belgio, morto a Pechino il 28 gennaio 1688. Entrato [...] a Roma e a Siviglia, salpò da Genova nel 1656 in rotta per la Cina. Approdatovi, attese dapprima alla cultura spirituale dei cristiani del Chen si; ma indi, dopo soli 10 mesi, fu inviato nel 1660 a Pichino, presso il p. Adamo Schall, presídente del ...
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È un vestito ruvido tenuto a immediato contatto del corpo a scopo ascetico. Anticamente era un tessuto di peli di capra o di cammello: i Cilici ne ebbero quasi il monopolio (Plinio, VI, 143) e perciò nel [...] cilici", in ebraico saq donde derivò il nostro "sacco". Portarono abiti di cilicio forse alcuni profeti ebraici, e molti asceti cristiani, questi spesso nascondendolo sotto vesti comuni. Fu usato fra gli Orientali come abito di dolore, e nella Chiesa ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] una degenerazione più profonda.
Per l'anno scolastico 1856-57, con altri due colleghi della Normale, P. Luperini e F. Cristiani, il C. ottenne una cattedra nel ginnasio di San Miniato al Tedesco.
"Io insegnavo retorica (quarta e quinta), cioè facevo ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).