Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] non possono perciò imputarsi al cristianesimo, O., con un'accorta compilazione da molti storici antichi e da scrittori cristiani (Sallustio, Svetonio, Giustino, un'epitome di Tito Livio, Floro, Eutropio, Eusebio di Cesarea), ripercorre in sette libri ...
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Pittore polacco (Leopoli 1858 - Roma 1925). Studiò a Vienna (1877-81), a Roma (1881) e a Cracovia con J. Matejko. Lavorò a Colonia e a Parigi; dal 1919 a Capri. Diede illustrazioni per il Quo vadis? di [...] H. Sienkiewicz e per i testi omerici; dipinse ritratti e quadri di soggetto religioso e storico: Golgota; Persecuzione di cristiani al tempo di Nerone, ecc. ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] ebrei e in cui si sottolineava apertamente il ruolo che l'antigiudaismo della Chiesa aveva avuto nell'indebolire le coscienze dei cristiani di fronte all'antisemitismo e alla Shoah. Nel 2005, Benedetto xvi, un papa tedesco, ha visitato la Sinagoga di ...
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Stato indigeno vassallo dell'India, a N. del golfo omonimo e della penisola di Kathiawar. Ha una superficie di 19.700 kmq. e 484.000 ab. (1921), di cui 3/5 Indù, 1/5 maomettani, il resto giaina e pochi [...] parsi e cristiani. Capitale è Bhuj.
Il territorio è quasi del tutto isolato dal continente indiano per la presenza di vastissime paludi (Rann of Cutch, 60.000 kmq.), le quali però si asciugano quasi completamente nella stagione secca. Arido, nel ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] la città sacra (Roma stessa entro il pomerio per i pagani, la città di Dio o la Gerusalemme celeste per i cristiani). Anche la cerimonia di trasformazione di un edificio pagano in edificio cristiano segue, a ben vedere, schemi romani. La prima fase ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] dei dommi che si voleva ridotto in più ristretti termini, tali da costituire un terreno comune a tutte le confessioni cristiane. Appunto in vista di ciò, i sociniani, mentre combattevano i dommi ritenuti superflui, quali la Trinità (donde il nome di ...
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KĀLĒB re di Aksum
Carlo CONTI-ROSSINI
Figlio di Tazena, regnò nella prima metà del secolo VI d. C. È rammentato in documenti bizantini, siriaci ed etiopici: i primi gli dànno il nome di Ella Asbeha, [...] tempo, sino all'avvento dell'imperatrice Teodora al trono bizantino, il re d'Aksum fu considerato come il naturale tutore dei cristiani monofisiti; più tardi, si diffuse in tutto l'Oriente la credenza che un giorno il re d'Etiopia sarebbe venuto a ...
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Damietta (Dammiata)
Adolfo Cecilia
Città situata sulla destra del ramo orientale del delta del Nilo, a circa 6 Km dal mare. Il toponimo arabo è Dimyāt, mentre quello antico è Damiata.
Città araba, almeno [...] fin dal VII sec., importante base militare dell'Egitto musulmano durante le crociate, fu a lungo contesa da cristiani e musulmani (Salimbene, ediz. Scalia, Bari 1966, 46, 465, 486; G. Villani VI 40); nel 1251 fu distrutta e, quindi, ricostruita a sud ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] Costantino, Costanza. A Milano è anche raggiunto un accordo fra i due colleghi circa la politica nei confronti dei cristiani, che poi è pubblicato a Nicomedia e indirizzato, come riporta Lattanzio, al governatore della provincia di Bitinia da Licinio ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] , carne e pane in Ghetto Vecchio); [Diversorum], 1722, 14 aprile 1679, b. 348, nr. 83, nr. 7 (per la vendita del vino a cristiani); Notarile, Atti, A. Calzavara, 4 gennaio 1651 (m.v. 1650), b. 2955, c. 620; 9 agosto 1565, b. 2972, c. 594 (per la ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).