Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] a tutti, almeno a moltissimi italiani e pertanto a moltissimi cristiani. La necessità della scelta si impose anzitutto ai giovani maschi chiamati a servire nelle file della Repubblica sociale italiana (Rsi) oppure a passare in montagna; si impose a ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] matrimonio religioso; 6. libertà della scuola “conforme alla tradizione cristiana del paese”; 7. garanzia della proprietà privata; 8. dichiarazione della funzione sociale della ricchezza; 9. affermazione del principio della cooperazione fra capitale ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] delle idee europee attraverso i loro compatrioti e vicini cristiani. Furono invece più fiacche e tardive tra le popolazioni anni successivi, particolarmente dopo le trasformazioni politiche e sociali, che hanno acuito i conflitti d'interessi tra ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] .
Le plebi rurali rimanevano invece largamente ancorate alla tradizione, immerse in una continuità dove la rottura sociale della tradizione di cristianità era ancora di là da iniziarsi. E la vicinanza delle strutture capillari della Chiesa a questi ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] di novità, ciò che impensieriva di più la Cei era la deriva affermatasi nella Democrazia cristiana verso un accordo politico con ilPartito socialista, che veniva considerata come un clamoroso cedimento ai nemici della religione.
Scarsa attenzione la ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] innovative e concrete e reali trasformazioni delle strutture sociali e delle mentalità, soprattutto nelle province, assai accettata da Dio e come tale non poteva essere odiata dai cristiani; infine, l'odio era comunque un fatto relativo alla coscienza ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] nell’arte funeraria romana prima della diffusione dei soggetti cristiani; le tematiche sono legate alla vita terrena del defunto e della sua famiglia: l’orgoglio per i risultati sociali ed economici raggiunti si unisce a un’atmosfera di affettuoso ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] ma che illustra anche la realtà politica, culturale e sociale del suo tempo, ed è quindi comunque utile per que il et chascun home s'en devroit tenir apaé", ma per ridare ai cristiani i Luoghi Santi, in pace e in amicizia (L'Estoire d'Eracles, 1859, ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] tradizione cattolica della città le esigenze dei gruppi di cristiani impegnati nella riforma della Chiesa. Per molti di essi premessa e quattro punti:
«il referendum è sostanzialmente un fatto sociale, non religioso. I punti: 1) va rispettata la ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] caso il tono è quello di chi ritiene di essersi ulteriormente innalzato nella gerarchia sociale e politica con la conversione24. Non vi sono valori cristiani in quanto tali che vengono rivendicati negli elogi dei magistrati convertiti, e pochissime ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
persecuzione
persecuzióne s. f. [dal lat. tardo persecutio -onis, der. di persĕqui «inseguire», part. pass. persecutus]. – 1. a. Complesso di sistematiche azioni di forza intese a stroncare un movimento politico o religioso, a ridurre o addirittura...