La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] . In questo senso, tale partito non ha solo svolto un’azione di mediazione o di compromesso tra valori cristiani e trasformazioni sociali, come viene spesso sostenuto in modo riduttivo. È vero piuttosto che, per sviluppare la sua azione, la classe ...
Leggi Tutto
I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] efficiente: ciò che sarà valso per un Balbo come per il socialista Lazzarini o per il Girardi, in seguito fondatore in Italia dei ‘Cristiani per il socialismo’. Alla disputa teoretica contro la tirannia dell’‘incontrovertibile’ corrispondeva infatti ...
Leggi Tutto
Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] i suoi dettami all’autenticità cristiana, il controllo allo sviluppo della vita cristiana, la sicurezza del già ora in Id., Tempo religioso e tempo storico. Saggi e note di storia sociale e religiosa, III, Roma 1998, pp. 388-410, che forse meglio ...
Leggi Tutto
L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] ateneo cattolico si configurava come una tappa intermedia per formare una «élite culturale, sociale e religiosa» capace di guidare la rinascita cristiana della società e di dirigere la nazione16. Il monopolio esercitato dallo Stato nella formazione ...
Leggi Tutto
L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] metà degli anni Novanta si era verificata un’accelerazione, con l’entrata in campo dei democratici cristiani. I successi dei cristiano-sociali austriaci, dopo quelli del Zentrum, avevano iniziato a fare breccia, soprattutto dopo l’enciclica Rerum ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] in vari paesi missioni popolari, utile strumento di una rinascita cristiana, e i papi della Restaurazione le videro con favore. Dopo ), in Austria con la politica del partito cristiano sociale del Lueger fortemente antisemita, in Russia e in Polonia ...
Leggi Tutto
I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] società di massa, a cura di S. Soldani, G. Turi, Bologna 1993, pp. 87-127.
20 L. Elia, Moro, lo Stato e la giustizia sociale, in Moro, la Democrazia cristiana e la cultura cattolica, Roma 1979, p. 77.
21 Società e scuola, Atti della XXVIII Settimana ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] si intravvede chiaramente dietro l’azione di Demetrio è quello in cui tutte le classi sociali e le tendenze culturali non gnostiche e non giudeo-cristiane sono rappresentate, ma sotto la direzione unitaria (e spesso autoritaria) del vescovo.
Tutto fa ...
Leggi Tutto
Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] la preminenza di una ‘scelta religiosa’ e chi si proponeva di sviluppare prima di tutto un ruolo sociale della presenza cristiana, in un’esperienza sinodale dove i vescovi erano solo una parte dell’assemblea. Evangelizzazione e contemporaneo recupero ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] ad atti di carità, considerata modello di amministrazione improntata a principî cristiani (Recchia, 1978), non impedisce di vedere le reali condizioni economiche e sociali dei "rustici", sottoposti giuridicamente a condizioni durissime, ulteriormente ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...